Scoperta una città perduta da 2000 anni: perché è così importante per la salvaguardia dell’Amazzonia
E’ stata recentemente scoperta una città perduta antichissima, risalente addirittura a 2.000 anni fa. Ecco quali sono le sue caratteristiche.
Le grandi scoperte archeologiche regalano sempre delle grandissime emozioni, soprattutto perché riportano alla luce città e monumenti di molti secoli fa. Una delle scoperte più importanti compiute nel settore archeologico è senza dubbio il ritrovamento di Pompei. La città romana perduta fu infatti riscoperta nel 1599, ma le prime indagini vennero eseguite soltanto nel 1748. Da quell’anno gli scavi sono proseguiti ininterrottamente fino ad oggi, grazie ai quali gli archeologi hanno riportato in superficie tantissimi monumenti.
Le rovine di Pompei continuano ancora oggi a trasmettere delle emozioni fortissime, soprattutto perché è una città storica sotterrata da un’eruzione vulcanica. Tuttavia, nel mondo ci sono tantissime altre città perdute, come ad esempio quella scoperta recentemente in Amazzonia.
Amazzonia, riportata alla luce un’antica città perduta
Nel cuore dell’Amazzonia è stata ritrovata un’antichissima città perduta, precisamente nel territorio dell’Ecuador. Si tratta perciò di una scoperta straordinaria, che potrebbe aggiungere un tassello importantissimo alla storia degli esseri umani.
In modo particolare, un team di archeologi ha compiuto una vera e propria missione impossibile, poiché gli scavi sono stati eseguiti all’interno della ricchissima foresta amazzonica. Secondo gli esperti, si tratterebbe quindi di un antichissimo centro urbano di 2.000 anni fa, che presumibilmente ospitava circa 10.000 agricoltori.
In realtà, più di 20 anni fa c’erano stati degli avvistamenti in questa particolare zona dell’Ecuador, che facevano ipotizzare una probabile presenza di un sito archeologico. Agli inizi degli anni 2000, l’archeologo Stephen Rostain avvistò infatti dei tumuli sospetti sulla superficie, grazie ai quali intuì che ci potesse essere un’antica strada sotto il suolo. Ciononostante, gli scavi sono iniziati soltanto nell’attuale epoca. La tecnologia moderna riesce inoltre a semplificare e a velocizzare le operazioni di ritrovamento e di scavo. Il team ha infatti utilizzato una recente mappa realizzata attraverso l’utilizzo dei sensori laser. Questi ultimi hanno quindi rilevato gli antichi insediamenti sotto la foresta amazzonica.
E non solo: gli strumenti all’avanguardia sono riusciti a captare addirittura la presenza delle strade, nonostante ci fossero degli spessi strati di terreno e di vegetazione. Ad ogni modo, gli esperti affermano che l’antica popolazione potrebbe aver vissuto in questa città perduta per circa 1.000 anni. Ciò che sorprende maggiormente, è il fatto che questi antichi agricoltori vivessero nella stessa epoca dell’Impero Romano. Per la precisione, il centro urbano ritrovato in Ecuador pullulava di vita tra il 500 a.C e il 300-600 d.C. Un altro fattore da considerare è la concentrazione di popoli nella foresta amazzonica. I siti archeologici stanno infatti dimostrando che l’Amazzonia era piena di antiche città, abitate da migliaia di persone.