Il marchio di calzature Khriò crea D+, la prima collezione di scarpe green
Il brand di calzature marchigiano Khriò presenta la sua prima collezione di scarpe green, Khriò D+: sneakers dai colori pastello in materiali ecologici, per l’inizio di un percorso sempre più sostenibile e virtuoso senza dimenticare la qualità
Lo storico marchio marchigiano di calzature del gruppo Alma, Khriò, decide di imboccare la strada della sostenibilità presentando D+, la prima collezione di scarpe green che inaugura una nuova filosofia: quella di una scarpa di qualità, innovativa e alla moda, ma con prodotti selezionati e sostenibili, totalmente animal free e rispettosi dell’ambiente. D indica Dream, il sogno di un modo sostenibile, ma anche Development, quindi la costante ricerca di materiali nuovi, alternativi al pellame, dal basso impatto ambientale. Il tutto senza dimenticare il Design: una scarpa dall’aspetto minimal e alla moda.
La prima collezione di scarpe green di Khriò presenta dunque delle sneakers sportive, ispirate alla natura ma grintose allo stesso tempo, in colori pastello, con sfumature delicate e tinture ad acqua; la tomaia è realizzata con un materiale simile al cuoio, l’Appleskin, che in qualità e aspetto non fa certo rimpiangere l’originale. Come spiega Claudio Sagripanti, presidente del gruppo, la scelta è ricaduta su materiali vegani atossici e anallergici proveniente dal riciclo circolare di materiali di scarto come le bucce e i torsoli delle mele: un perfetto esempio di upcycling in cui la produzione di un settore va a fornire materiali per un altro.
Il progetto di Khriò D+ va dunque a rendere virtuoso il marchio e l’intera produzione pur rimanendo coerente con l’identità del brand che non rinuncia all’artigianalità del prodotto, alla cura nei dettagli fino al packaging: i finishing scelti e i trattamenti manuali rendono le nuove scarpe green dei prodotti inconfondibili ed ecosostenibili, perché sostenibilità non vuol dire rinunciare alle tendenze, alle esigenze dei consumatori, a qualità e confort dei prodotti.
Photo credit: @Khriò