Vivere green

Re Carlo, Sovrano ecologista: tutti i cambiamenti green della Corona che sono avvenuti dalla sua ascesa al trono

Carlo III sarà ricordato come il sovrano più ecologista della Corona britannica? Sono diversi i cambiamenti green che ha apportato.

D’accordo: Re Carlo non si può considerare un sovrano di primo pelo (lo scorso 14 novembre ha spento le 75 candeline sulla torta), ma di sicuro sarà considerata “verde” l’impronta che ha voluto dare al suo regno.

Anche il suo primo discorso di Natale da sovrano del Regno Unito ha avuto al centro il tema dell’ambiente. Re Carlo ha parlato del dovere di «proteggere la nostra Terra» ricordando la necessità di prendersene cura «per il bene dei figli dei nostri figli».

Insomma, c’è poco da fare: Carlo è indubbiamente un «Green King» e lo provano, oltre alle parole, anche tutti i cambiamenti eco-friendly avvenuti da quando è asceso al trono (ma non solo).

Perché Carlo III è un vero «Green King»: ecco i cambiamenti “verdi” voluti dal Re

La sensibilità ai temi ambientali di Re Carlo è nota da tempo. Basta pensare a progetti come la città “sperimentale” di Poundbury, un villaggio pensato per ridurre la dipendenza dalle automobili e incoraggiare gli spostamenti a piedi, in bici o col trasporto pubblico. Ma c’è anche Nansledan, il borgo a misura d’uomo dove i negozi non devono distare più di dieci minuti a piedi da ogni casa.

Perché Carlo III è il re più green di sempre
Re Carlo vista una fattoria urbana in Kenya: il sovrano britannico sostiene diversi progetti green (Foto Ansa) – biopianeta.it

Non stupisce dunque che Carlo abbia fatto installare – già dal 2011 quando era ancora principe di Galles – un sistema di pannelli solari da 5,6 kW sul tetto della sua residenza londinese di Clarence House. Sul sito ufficiale del sovrano britannico si può leggere: «Circa la metà dell’uso di energia domestica di Clarence House e dell’ufficio proviene da fonti rinnovabili, come caldaie alimentate a pellet, pompe di calore ad aria, pannelli solari ed elettricità verde».

L’amore di Carlo per la causa ambientale non ha risparmiato nemmeno la tavola: la dieta dei Royals dallo scorso Natale ha dovuto rinunciare al foie gras, bandito da tutte le residenze reali per i metodi di allevamento e produzione, da sempre nel mirino degli ecologisti per la loro “disumanità”.

Il piatto era molto amato dalla Regina Elisabetta, ma Carlo ha ribadito comunque una scelta, quella di non mangiare foie gras, che risale già al 2008. Lo ha confermato Andrew Farquharson, al tempo deputy master di Clarence House: «Il Principe di Galles ha una politica secondo la quale in cucina non ci può essere foie gras».

La messa al bando del foie gras da parte dei Royals è stata accolta con entusiasmo dall’associazione Peta che ha promesso, in segno di gratitudine, di inviare a Buckingham Palace una fornitura di “faux gras” realizzata dallo chef vegano Alexis Gauthier.

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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