Sonno, scoperta rivoluzionaria della scienza: la vera causa del dormir male
Sempre più persone dormono male. Oggi la scienza è finalmente in grado di dirci i motivi di questa problematica invalidante
Spesso, ci concentriamo (giustamente) sull’importanza di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano, con attività fisica costante, per il nostro benessere. Ma, al contempo, sottovalutiamo (colpevolmente) l’importanza del sonno e del riposo per la nostra salute psicofisica. Il sonno, invece, è una componente essenziale della nostra vita quotidiana e sta diventando un lusso sempre più raro per molte persone. Dormire male è diventato un problema diffuso, con effetti significativi sulla salute fisica e mentale. Oggi vengono scoperte le reali cause di tutto ciò.
Molti si trovano a lottare contro il sonno agitato, caratterizzato da risvegli frequenti, difficoltà ad addormentarsi e sogni vividi che sembrano interrompere il riposo notturno. Il fenomeno del sonno agitato non è solo una questione individuale, ma ha anche un impatto sociale ed economico. La diminuzione delle prestazioni lavorative e l’aumento degli incidenti legati alla stanchezza costituiscono una minaccia per la produttività e la sicurezza sul luogo di lavoro. Inoltre, il crescente ricorso a farmaci per dormire può comportare costi aggiuntivi per il sistema sanitario.
Gli effetti di dormire male vanno ben oltre la semplice stanchezza. La mancanza di sonno adeguato è associata a problemi di salute fisica, come l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari, l’obesità e una maggiore suscettibilità alle infezioni. Inoltre, il sonno insufficiente può avere gravi conseguenze sulla salute mentale, contribuendo all’ansia, alla depressione e a una ridotta capacità di concentrazione.
Sonno di cattiva qualità: svelati i motivi
Questo fenomeno può essere attribuito a una varietà di cause, tra cui lo stress quotidiano, le preoccupazioni finanziarie, e l’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di coricarsi. Oggi gli esperti ci dicono che lo stress guasta il sonno attivando i neuroni dei microrisvegli.
I neuroscienziati della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania hanno realizzato uno studio sui topi e pubblicato i risultati dello stesso sulla rivista Current Biology. Responsabili dei microrisvegli sono i neuroni Vglut2 che, in caso di stress, aumentano la loro attività: i microrisvegli interrompono i cicli del sonno e riducono la durata delle fasi di sonno Rem e non Rem. Secondo i ricercatori, questa scoperta rappresenta un obiettivo promettente per lo sviluppo di trattamenti per i disturbi del sonno legati allo stress.
I datori di lavoro potrebbero per esempio considerare politiche aziendali che promuovano la salute del sonno dei dipendenti, mentre le istituzioni educative possono educare sulle pratiche di sonno sano. Una società consapevole del problema può lavorare insieme per ridurre il peso del sonno agitato sulla salute individuale e collettiva.
Migliorare la qualità del sonno richiede un approccio olistico. Semplici cambiamenti nello stile di vita, come mantenere una routine regolare prima di coricarsi, limitare la caffeina e l’alcol nelle ore serali, e creare un ambiente di sonno confortevole possono fare la differenza. L’adozione di pratiche di gestione dello stress, come la meditazione o lo yoga, può anche contribuire a ridurre l’ansia e promuovere il riposo.