Stufa pirolitica, tutti la stanno scegliendo come alternativa al riscaldamento tradizionale: è davvero conveniente?
Una new entry nel riscaldamento delle case, ma come funziona e quanto è valida questa soluzione? Ecco tutto quello che c’è da sapere
I riscaldamenti sono ormai stati messi su On in quasi tutte le case degli italiani, dopo l’arrivo dell’ondata di freddo che sta investendo la nostra penisola. Anche in questo ambito l’evoluzione però è sempre dietro l’angolo e sono tanti coloro che hanno deciso di investire in una nuova tecnologia.
Al momento in Italia il riscaldamento delle case è promosso per lo più da stufe e camini a pellet, oltre che caldaie a condensazione di nuova generazione che trovano sempre più spazio, soprattutto dopo la spinta del Bonus 110% che ha portato nelle case degli italiani cappotti termici e pannelli solari. Sfruttare la corrente green è quindi uno dei metodi più innovativi ed ecologici dell’era moderna. Ma esiste anche un altro sistema, quella della stufa Pirolitica che sta trovando ampi consensi. Ecco come funziona e quanto vale questo sistema.
Stufa Pirolitica, utilizza la biomassa e sfrutta una reazione termochimica per funzionare: conviene?
Sono tante le famiglie che cercano ogni anno di trovare un’alternativa economicamente più vantaggiosa per il riscaldamento casalingo e, tra i tanti sistemi in commercio, anche le stufe pirolitiche trovano parecchio impiego.
Tra i vantaggi di queste stufe vi è la loro attitudine nell’aumentare la produzione di calore e ridurre gli scarti inquinanti, sono composte da un contenitore di biomassa un tubo di acciaio, un coperchio in grado di bloccare l’ossigeno ed un foro di areazione. Un meccanismo piuttosto semplice che, come suggerisce il nome, sfrutta la pirolisi, un processo performante dal punto di vista energetico perché sfrutta la biomassa inserita circa il 280% in più rispetto alla combustione classica.
Con la pirolisi si brucia sia il combustibile, legna o pellet, sia i gas di scarto prodotti dal combustione ed oltre ad una produttività maggiore troviamo altri vantaggi come la minor emissione di gas di scarto ed una maggiore sicurezza derivata dall’assenza di canne fumarie. Questo tipo di stufe non necessitano di collegamenti elettrici ed il loro costo non è poi così alto, per gli ambienti esterni abbiamo modelli che partono da 100 euro, per gli interni invece la spesa aumenta sensibilmente partendo da circa 2000 euro.
Gli svantaggi attualmente sono proprio la scarsa produzione e disponibilità sul mercato, dovuta al fatto che ancora in pochi conoscono questa tecnologia, fattore che ne aumenta i costi, almeno per il momento. I pochi modelli disponibili non sono quindi alla portata di tutti, ma i vantaggi offerti dovrebbero farci guardare a questa tecnologia con un occhio più attento. A breve, la diffusione potrebbe far crollare i prezzi e chissà che assisteremo ad un vero boom di istallazioni. I vantaggi sicuramente sono diversi motivi per cui tenersi informati potrebbe essere una delle scelte più vantaggiose da fare per le nostre tasche ma anche per l’ambiente.