Peperoncini, quando sono stati scoperti non venivano mangiati: il loro primo uso era assurdo
I peperoncini sono alla base di tantissime preparazioni in cucina, ma sai come venivano utilizzati anticamente? Questa pratica ti stupirà!
La storia dei peperoncini è lunga e affascinante, con radici che risalgono a millenni fa e diffusione in molte parti del mondo. I peperoncini appartengono alla famiglia delle Solanaceae e al genere Capsicum, che include varietà come Capsicum annuum, Capsicum frutescens e altre. Possono essere consumati freschi, essiccati, in polvere o come ingrediente principale in salse piccanti. Insomma i peperoncini aggiungono il loro gusto a piatti di carne, pesce, pasta, zuppe e molti altri.
I peperoncini sono originari dell’America Centrale e Sud, dove erano coltivati e consumati da civiltà antiche come gli Aztechi e i Maya. La domesticazione di varietà di peperoncini risale a almeno 6.000 anni fa. Cristoforo Colombo portò il peperoncino in Europa dopo il suo viaggio in America nel 1492. I peperoncini furono successivamente introdotti in Asia, Africa e altre parti del mondo attraverso le rotte commerciali. In molti paesi asiatici, i peperoncini divennero un ingrediente chiave in molte cucine, contribuendo a creare piatti piccanti e aromatizzati. Ma sapevi che prima di arrivare in cucina erano utilizzati in un altro modo?
L’utilizzo del peperoncino in Giappone nel XVI secolo
I peperoncini arrivarono in Giappone nel XVI secolo, probabilmente attraverso le rotte commerciali con la Cina e il Sud-est asiatico. Inizialmente, sembra che i giapponesi non li abbiano consumati, ma alcuni aneddoti suggeriscono che fossero utilizzati in modo diverso. Una tradizione o un’utilizzazione particolare consiste nel fatto che i giapponesi inserissero questi peperoncini nei calzini proprio per tenere piedi e dita caldi.