Bere l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli? Ecco la verità: cosa dice l’Istituto superiore di sanità
Sul bere l’acqua del rubinetto ci sono ancora tanti dubbi, e le persone credono che faccia male alla salute, ma la verità è un’altra.
In Italia si acquistano milioni di bottiglie di acqua minerale all’anno, ed è una tendenza che non accenna a diminuire. Questa abitudine, dettata da svariati motivi, nuoce prima di tutto all’Ambiente, e poi dimostra che le persone non si fidano dell’acqua che esce dei rubinetti delle proprie case.
A parte il singolo caso ovviamente, c’è da dire che anche le pubblicità “ingannevoli” giocano un ruolo fondamentale in questo fenomeno. Chi produce acqua minerale la sponsorizza, facendola passare per “salutare e leggera”, in sintesi “migliore” di quella del rubinetto. Per capire dove stia la verità, dobbiamo rifarci ai consigli dell’Istituto Superiore di Sanità, che dà preziose indicazioni ai consumatori.
Acqua del rubinetto e calcoli renali, è davvero così oppure no?
Molte persone, osservando i filtri rompigetto dei rubinetti casalinghi, avranno osservato certamente la formazione di “sassolini” o comunque accumuli di sali minerali.
Questo porta a pensare che l’acqua di casa contenga sostanze che poi si accumulano nel sistema renale, favorendo la comparsa dei fastidiosi e dannosi calcoli. La convinzione porta gli italiani ad acquistare in media 1000 litri di acqua in bottiglia all’anno, e ciò non fa certo bene all’ambiente.
In realtà, come spiega l’ISS, quei residui che si formano nei rubinetti sarebbero presenti anche se le tubature fossero allacciate direttamente a una sorgente naturale di acqua. Le sostanze che sembrano “sabbiolina o sassolini” sono in realtà fisiologiche e non nocive per la salute umana.
La pubblicità delle aziende che producono acqua in bottiglia, come accennato prima, pongono l’accento sul fatto che il loro prodotto sia “depurato e leggero”, ma questo non significa che l’acqua minerale sia migliore di quella del rubinetto.
Sempre l’ISS ricorda che la formazione dei calcoli renali avviene per determinati motivi e/o fattori concomitanti: la predisposizione genetica, l’assunzione di pochi liquidi e l’adozione di una dieta squilibrata, ricca di sale e proteine animali.
Dunque il consumo di acqua del rubinetto non è assolutamente la causa della comparsa dei calcoli renali. Tutt’al più, chi desidera avere una sicurezza maggiore può far analizzare l’acqua e valutare se sia adatta al suo (singolo e univoco) stato di salute. La scelta di bere acqua in bottiglia è comunque lecita. Per il resto, ovvero che i disturbi renali sono causati dall’acqua non imbottigliata, siamo di fronte a una leggenda metropolitana.