Gravidanza e gatti, è così facile contrarre la Toxo con loro? Parla l’esperto
La toxoplasmosi può mettere a repentaglio la gravidanza, per questo bisogna prendere seri provvedimenti preventivi onde evirare che si possa contrarre
La toxoplasmosi è una malattia che si trasmette attraverso un protozoo, Toxoplasma Gondii. Quest’ultimo può infettare tantissimi animali mammiferi, uccelli, molluschi e rettili e diffondersi attraverso l’alimentazione tra di essi.
Importantissimo, in gravidanza, quindi andare a consumare frutta e verdura ben pulita e cotta e soprattutto carne cotta. Questo perché il parassita si trasmette da feci infette che possono trovarsi nel terreno e nella carne di animali non cotta a sufficienza. Per questo, soprattutto i salumi crudi vanno assolutamente evitati nei 9 mesi di gestazione.
A causa de periodo di incubazione che la malattia presenta non è immediato e facile andare a diagnosticare tale situazione. Un rischio elevato è per tutti, perché la toxoplasmosi può essere appunto contratta da ogni persona, ma può mettere a repentaglio maggiormente le persone che stanno affrontando il momento delicato della gravidanza.
Ecco cosa fare se si hanno dei gatti in casa e c’è bisogno di pulire la lettiera
Per poter contrarre la toxoplasmosi è necessario essere esposti alla carne, verdure infette dal protozoo. Questo vuol dire che è molto più facile poter prendere la malattia attraverso una scorretta gestione degli alimenti con un lavaggio poco accurato delle verdure e delle mani.
Infatti, anche quando si tocca la carne per cucinarla bisogna assolutamente igienizzare le mani con acqua e sapone. Inoltre, mai assaggiare mentre si sta cucinando, il rischio che la carne sia cruda è molto facile, così che possa essere infetta.
Uno studio pubblicato nel 2000 sul British Medical Journal ha sottolineato come sia più probabile contrarre la toxoplasmosi proprio da carne cruda, non solo il secondo fattore di rischi sarebbe il giardinaggio con il portare alla bocca mani infette. Proprio la lettiera per i gatti costituirebbe rischio minore, se a prendersene cura nella pulizia è un’altra persona in casa.
Non esiste, infatti, un vaccino totale per scongiurare la malattia. Proprio per questo la prevenzione costituisce l’arma maggiore, la priorità, soprattutto per una persona incinta.
La toxoplasmosi, soprattutto nelle prime settimane di gestazione può portare a problemi seri al feto come idrocefalia, epilessia, ritardo, ridotta capacità visiva e perdita della vista. Per questo prima e nel momento in cui si esce incinta meglio sottoporsi al toxo-test per poter far sì che, in caso di positività, si possa bloccare il passaggio mamma-feto.