Non solo granchi blu, una nuova pericolosissima specie arriva in Italia e mira a prendersi l’Europa
Dopo l’invasione di granchi blu, scatta un nuovo allarme: c’è una nuova specie aliena che minaccia gli ecosistemi. È già diffusa in Italia.
Negli ultimi tempi abbiamo sentito parlare spesso dei granchi blu, che stanno invadendo il mediterraneo minacciando gli equilibri dell’ecosistema. Forse a qualcuno sarà anche capitato di vedere questa nuova specie sui banchi del pesce, al mercato a al supermercato.
Infatti, a causa dell’eccessiva proliferazione di questa specie non autoctona si è deciso di pescare il granchio blu e di venderlo per il consumo alimentare umano. Questa è una delle soluzioni studiate dalle autorità che, però, si trovano a fare i conti con una nuova invasione decisamente più difficile da gestire. La situazione in Italia è già critica.
Nuova specie aliena: l’invasione parte dalla Sicilia e minaccia tutta l’Europa
La nuova specie aliena a cui stiamo facendo riferimento rappresenta una minaccia per gli ecosistemi, l’agricoltura e la salute umana, è ormai ben radicata in Sicilia e rischia di guadagnare terreno in Europa grazie al riscaldamento globale.
Stiamo parlando della formica rossa. Misura dai due ai sei millimetri di lunghezza, ma è considerata una delle specie invasive peggiori al mondo. In meno di un secolo, questa formica molto aggressiva, originaria del Sud America, si è diffusa in gran parte degli Stati Uniti, Messico, Caraibi, Cina, Taiwan, Australia e Nuova Zelanda, unico paese ad essere riuscita a debellarla.
Già avvistata occasionalmente in Spagna, Finlandia e Paesi Bassi, dove poteva essere intercettata, è riuscita infine a stabilirsi in Sicilia, nei pressi di Siracusa. E sembra che sia lì da diversi anni, poiché i residenti segnalano frequenti morsi di formiche nella zona almeno dal 2019.
Il problema è che la formica rossa sembra prosperare in Europa, in particolare nelle aree urbane. “Ciò è preoccupante perché le aree urbane più adatte sono le città costiere del Mediterraneo fortemente collegate da porti marittimi, che potenzialmente favoriscono la diffusione della specie”, preoccupano i ricercatori. Secondo loro, grazie al riscaldamento globale, “la metà delle aree urbane in Europa sono già adatte” all’insediamento del Solenopsis invicta e temono che invaderà l’intero continente entro il 2050.
Danni all’ecosistema
Tuttavia, la formica rossa è classificata tra le peggiori specie invasive ed è una delle più costose a causa dei danni che provoca agli ecosistemi e all’agricoltura. Per cominciare, di solito diventa la specie di formica dominante quando viene introdotta in un nuovo territorio e può devastare le popolazioni autoctone. E il suo veleno è in grado di uccidere piccoli animali, come rane, lucertole, uccelli e persino piccoli mammiferi.
Oltre a questi danni alla biodiversità, le formiche rosse possono danneggiare i raccolti e infestare le apparecchiature elettriche. Per l’uomo il pericolo deriva dalla sua dolorosa puntura, che può provocare shock anafilattico (allergico) nei soggetti più sensibili al suo veleno.
“L’attuazione di strategie di rilevamento efficaci è quindi necessaria, dato il loro numero crescente su scala europea e globale”, avvertono i ricercatori.