Boom delle “droghe zombie”, economiche e devastanti: quali sono e cosa provocano
Le “droghe zombie” o “legal highs” si stanno diffondendo a macchia d’olio, soprattutto tra i più giovani. Effetti letali
Una vera e propria piaga, che interessa soprattutto i più giovani. Parliamo delle cosiddette “droghe zombie”. Si tratta dell’ennesimo pericolo che, nella società odierna, corrono i nostri ragazzi. Prodotti a buon mercato, che promettono di fare “sballare”, ma che possono portare a gravissime conseguenze. Tutto quello che c’è da sapere su questo inquietante fenomeno.
In estate, poi, si moltiplicano le occasioni in cui i giovani possono assumere pericolosamente questo tipo di sostanze. Dalle serate in discoteca ai falò, i giovani, a volte anche minorenni, sono assolutamente ignari delle insidie che corrono.
Le “droghe zombie”
Si tratta di pericolosissimi mix. Le “droghe zombie” o “legal highs”, si ottengono mescolando i principi attivi di vari farmaci, tutti legali, appunto, che che combinati possono avere degli effetti devastanti. Giorno dopo giorno le forze dell’ordine rimpolpano l’elenco delle sostanze psicoattive che sono spacciate per naturali e innocue, ma che, con i mix che vengono attualmente preparati, possono divenire molto dannose. Fino a essere letali.
Alcuni sono nomi già famosi da tempo: il Fentanyl, farmaco che stordisce e provoca una sensazione di sonnolenza ed estasi. Ma nelle ultime settimane si sta facendo aventi pericolosamente il nome del Krokodil, assai comune (e letale) in Russia. Una dose costa appena 3 euro e può portare danni al fegato, al cervello e al sistema nervoso centrale ma soprattutto ulcere cutanee proprio come quella dei coccodrilli. Da qui il nome. Il Krokodil è composto dalla codeina, che è un analgesico usato soprattutto dagli atleti negli USA, con un mix di benzina, olio, iodio e detersivi.
Nelle ultime settimane, sono sempre più frequenti i casi che parlano dell’utilizzo di un’altra pericolosissima miscela: un insieme di sali che può essere ingerito, sniffato, iniettato o fumato. Si chiama Flakka e stimola la dopamina, neurotrasmettitore che aumenta il senso del piacere, rendendo euforici, su di giri. Un effetto molto simile a quello della cocaina, ma ulteriormente ingigantito, anche per ciò che concerne gli effetti collaterali quando finisce l’azione: depressione e stanchezza che alienano il soggetto che lo ha assunto.
Infine, esperti e forze dell’ordine sono allertati dalla diffusione del Mefedrone, ricavato dai sali da bagno e venduto in polvere o compresse su internet a prezzi sostanzialmente irrisori. Si tratta di un farmaco che suscita una grande violenza in chi lo assume, sia verso gli altri, per via delle allucinazioni che provoca, sia verso sé stesso con forme di autolesionismo.