“Ancora vivo dopo tanti anni”, la scoperta che ha cambiato l’idea delle cose
Certe volte dimentichiamo le cose incredibili che accadono proprio sotto i nostri piedi, come la scoperta di un essere vivo dopo tantissimi anni.
Il pianeta in cui viviamo è molto più complesso e stratificato di quanto potremmo mai pensare. Ciò che ora ci circonda e che diamo per scontato, come un piccolo gatto seduto tra dei cespugli a sonnecchiare, è frutto di migliaia e migliaia di anni di cambiamenti, rivoluzioni, evoluzioni, morte, rinascita, adattamenti. In quel pezzo di terreno chissà quante specie hanno combattuto, quante piante sono cresciute e quanto insetti ci hanno ronzato. Magari ci ha persino messo piede un dinosauro!
C’è sempre qualcosa di incredibile e per cui stupirsi sul nostro pianeta. E smetterla di farlo, dando tutto per scontato e persino noioso, è un modo pericolosissimo di intendere la realtà attorno a sé. Perché si finisce con il distaccarsi da tutto e da tutti ed uscire da questa incredibile danza collettiva ed evolutiva che è la vita. A questo ballo qualcuno sembra essere tornato, finalmente, dopo una lunga assenza.
Degli scienziati hanno fatto una scoperta davvero assurda durante una delle loro ultime spedizioni verso la Siberia. Esaminando delle zone di terreno che ritenevano particolarmente interessanti dal punto di vista geologico, la squadra di Giovanni Strona, del Joint Research Centre della Commissione Europea, ha trovato la vita.
Era ancora vivo dopo decine di migliaia di anni: la scoperta
Il permafrost siberiano è un luogo molto interessante dal punto di vista geologico. Si tratta infatti di uno strato di flora e ghiaccio estremamente legati tra di loro, che man mano che nuovi strati si sovrappongono si trasforma in permafrost permanente. Qui un’enorme massa di acqua si trasforma in ghiaccio, intrappolando tutto nel tempo. Ed è proprio in una di queste zone, che sono estremamene diffuse nella Siberia, che i ricercatori hanno fatto una strana scoperta.
Esaminando i campioni, infatti, hanno trovato della vita nel permafrost. Si tratta di un verme nematode, ovvero a cerchi, che è stato chiamato Panagrolaimus kolymaensis, anche in onore del fiume Kolyma, vicino al quale è stata fatta la scoperta. Secondo gli esperti, il verme in questione deve avere 45-46000 anni. Un tempo di vita enorme, impossibile da concepire, incredibile.
Ma come ha fatto un verme a vivere così a lungo in condizioni così estreme? Attraverso la criptobiosi. Il nematoda si è praticamente iberanato, bloccando tutte le sue funzioni vitali per resistere il più a lungo possibile ad un inverno particolarmente duro, che si è protratto per decine di migliaia di anni. Si tratta dell’essere che si è ibernato per il più lungo tempo mai registrato prima di riattivarsi.