Questo tipo di vino rosso potrebbe fermare l’invecchiamento della pelle, dicono gli esperti
Esiste un tipo di vino rosso unico al mondo che, secondo gli esperti, potrebbe addirittura fermare il processo di invecchiamento della pelle.
Il vino è la bevanda più famosa del mondo e anche la più bevuta della storia dell’umanità. Infatti, esiste da migliaia di anni, ma coloro che l’hanno resa intramontabile e prestigiosa sono stati i romani. Chiaramente, il vino prodotto durante l’Impero Romano era differente rispetto a quello odierno: in quell’epoca appariva molto più liquido, poiché lo si diluiva con l’acqua per alleggerirlo. In più, era una bevanda da consumare in compagnia, durante le grandi occasioni.
Tuttavia, l’abitudine di diluirlo con l’acqua nacque per due motivi: innanzitutto, perché con il caldo estivo era molto più piacevole bere il vino con un pò di acqua fresca, e poi perché il vino puro era riservato agli Dei.
Il vino rosso che ferma l’invecchiamento: di quale si tratta
Recentemente è stato condotto uno studio sul vino rosso, il quale ha dimostrato che la preziosa sostanza rossa è in grado di ringiovanire la pelle di una persona. Per la precisione, i ricercatori dell’Università della Florida hanno scoperto che bere due bicchieri di vino muscadine analcolico al giorno, può regalare una pelle molto più elastica rispetto a coloro che non assumono questa sostanza.
Inoltre, gli studiosi hanno affermato che durante l’esperimento hanno scelto di far bere un vino analcolico ai pazienti cavie, perché volevano capire gli effetti che avevano i composti bioattivi presenti nel vino, soprattutto i polifenoli, sulla pelle umana.
Infatti, ciò che fa apparire la pelle più invecchiata è proprio la perdita di elasticità, che si verifica con l’avanzare dell’età. Pertanto, se si riuscisse a rallentare questo processo naturale, si potrebbero avere delle persone apparentemente più giovani. Per quanto riguarda l’uva muscadine, utilizzata nell’esperimento, è considerata un super frutto, anche se viene spesso usata per ottenere il vino, poiché possiede un’alta percentuale di polifenoli, come ad esempio gli antociani, la quercetina e anche l’acido ellagico. Questi ultimi sono in grado di ridurre le infiammazioni. Tuttavia, coloro che hanno partecipato all’esperimento, cioè le cosiddette cavie, hanno bevuto due bicchieri di vino muscadine al giorno per sei settimane.
In seguito, dopo una pausa di due settimane, hanno incominciato a bere il placebo, cioè una sostanza innocua. Quest’ultima sostanza serve per capire le differenze tra bere quel tipo di vino e non berlo. Perciò, si passano alcune settimane ad assimilare una sostanza specifica, come in questo caso il vino; successivamente si passano altre settimane a bere un qualcosa di innocuo, come ad esempio l’acqua.
Infine, gli scienziati hanno cercato di capire come è cambiata la qualità della vita e della pelle, durante le settimane in cui è stato bevuto il vino e durante quei giorni in cui non è stato assunto. I risultati finali hanno dimostrato che nelle prime sei settimane, cioè quando i partecipanti hanno bevuto il vino, la pelle è diventata molto più elastica e ha perso meno acqua nei suoi tessuti.