Altro che dieta mediterranea, gli italiani mangiano sempre peggio: ecco le regioni con più casi di cattiva alimentazione
Gli italiani mangiano sempre peggio: ultimi dati ufficiali preoccupanti. Ecco le aree con maggiori disturbi alimentari
C’era una volta il mito della dieta mediterranea, dell’Italia come Paese virtuoso sotto il profilo alimentare, come contraltare rispetto alle abitudini sbagliate dei Paesi anglosassoni. Oggi, invece, la realtà è davvero molto diversa e ci dice che noi italiani mangiamo sempre peggio.
Succede spesso che vi incoraggiamo a corrette pratiche alimentari che, come ben sappiamo, non solo ci fanno rimanere in forma, ci danno un senso di benessere, ma possono preservare anche da malattie gravi. Pensiamo a quelle tumorali, ma anche al diabete e all’ipertensione.
E, in un mondo di diete sempre meno attendibili, spesso stilate da ciarlatani, esiste una vasta letteratura che ci dice come, invece, la dieta mediterranea sia efficace, non solo per mantenere una forma fisica invidiabile, ma anche per un benessere complessivo.
Il punto, però, è che nel nostro Paese ormai sempre meno persone la seguono e sempre meno persone adottano stili alimentari sani. Anzi, stiamo progressivamente notando una deriva dell’alimentazione degli italiani verso altri stili e modelli che non dovrebbero appartenerci.
Gli italiani mangiano sempre peggio
I recenti studi ci dicono che circa tre milioni di persone in Italia sono affette da anoressia, bulimia o, comunque, da disturbi dell’alimentazione. I disturbi dell’alimentazione erano un tempo associati quasi esclusivamente al genere femminile, ma i recenti dati ci parlano di un clamoroso aumento tra le persone di sesso maschile: addirittura oltre il 100% di incremento tra gli adolescenti.
Solo il 30% della popolazione italiana riuscirebbe a mantenere un regime alimentare salutare, con consumi sempre più alti di cibi che sono nemici della nostra salute, quali zuccheri, grassi saturi, formaggi, dolci e carne. Mentre, quindi, si dibatte su farina di grilli e carne sintetica, il dato è che gli italiani, di qualsiasi genere o età, mangiano sempre meno frutta e verdura e sempre meno carboidrati. I cardini della dieta mediterranea, appunto.
E anche sotto il profilo territoriale, i dati sono preoccupanti. La maggior parte dei disturbi alimentari si concentrano nel Centro-Nord (65,7% dei casi), con in testa la Lombardia, la Toscana e il Piemonte. E crolla anche il falso storico del mondo occidentale. Al netto della povertà, nei Paesi dell’Asia, dell’Africa, del Sud America si mangia meglio e i disturbi alimentari sono molto meno diffusi. Colpa, quindi, dell’industrializzazione selvaggia, che ha reso finto e artefatto anche il cibo che mangiamo. Anzi, ingurgitiamo, spesso di corsa, spesso nei fast food. Altro fattore negativo legato all’alimentazione.