Mezcal, la verità sul verme della famosa bibita messicana ti farà rabbrividire
Se ti piace il Mezcal, la famosa bibita messicana, allora devi conoscere la verità sul verme che la rappresenta: non la berrai più.
La storia del mezcal, famosa bevanda di origine messicana, ha radici legate al verme della pianta dell’agave da cui si ricava il distillato. In realtà il verme non è altro che una larva del punteruolo della pianta stessa. Il verme in verità ha solo lo scopo di conferire ad alcune etichette delle bottiglie la caratteristica di alcuni specifici mezcal.
L’origine di inserire la figura del verme come rappresentativa del distillato, ha radici che risalgono al 1940, proprio perché il verme modifica alcune caratteristiche dell’agave, che a sua volta modifica il sapore di ogni distillato. La storia del verme però ha qualcosa di inquietante, scopriamo cosa.
Il verme (Hypopta Agavis), riesce in qualche modo a modificare il sapore di questa bevanda. In che modo? Molto spesso quando vengono raccolte le foglie per poi produrre il distillato, i coltivatori trovano sulle foglie questi piccoli vermi della pianta, segno che le foglie e la pianta sono infestate. Questo liquore riesce a differenziarsi dalla tequila solo per questo motivo, a causa del cambio di sapore che il verme conferisce alle foglie.
La storia terrificante del verme dell’agave: il segreto del mezcal che non conosce nessuno
La storia del verme del mezcal arriva da molto lontano. Nel 1940, Jacobo Lozano Páez si trasferì da Parras a Città del Messico, con l’intento di studiare arte alla Scuola Nazionale di San Carlos. Durante il suo soggiorno ottenne un lavoro al negozio di liquori ‘La Minita‘, dove affinò le sue capacità commerciali sostituendole a quelle artistiche. Imparò presto come imbottigliare e commercializzare il mezcal, riuscendo ad avviare questa attività stesso nel negozio di liquori in cui lavorava.
Jacobo lì ha anche incontrato sua moglie, e nel 1942 avviò una piccola attività di produzione e imbottigliamento del distillato, affidandolo proprio a quest’ultima. Col passare degli anni, nel 1950, il produttore allora inesperto, si accorse durante la degustazione di un mezcal che i vermi davano un sapore diverso al liquore.
Durante l’abbattimento delle piante molti di questi vermi rimanevano nel cuore della stessa, ritrovandosi anche loro in mezzo al processo di produzione. Da qui nacque l’idea del produttore, oggi proprietario di una piccola azienda di imbottigliamento di bevande alcoliche di nome Atlántida in Messico, di dare un tocco distintivo al suo prodotto.
La sua idea fu quella di aggiungere alla bevanda il verme della pianta, riproducendo la sua figura anche sulle bottiglie, come in una vera operazione di marketing che si rispetti. Vicino a ogni bottiglia è previsto anche un sacchetto di sale condito proprio da queste larve, che vengono prima disidratate e poi macinate. Questa ricetta ormai famosa ha dato vita al ‘Gusano de Oro’ e al ‘Gusano Rojo‘.