Cibi bio, sei sicuro siano davvero biologici? La scoperta manda nel panico migliaia di consumatori
Scoperta maxi truffa sui cibi bio. Milioni di consumatori nel panico per aver acquistato prodotti fasulli e potenzialmente nocivi.
Milioni di consumatori nel panico. Convinti di aver acquistato prodotti biologici e genuini, hanno scoperto di aver comprato tutt’altro. Vediamo nei dettagli cosa è successo.
Quando andiamo a fare la spesa, siamo davvero sicuri di ciò che mettiamo nel carrello e, di conseguenza, nel piatto? È vero che la certezza matematica nessuno può averla ma è altrettanto vero che le certificazioni dovrebbero essere garanzia di qualità. Pertanto se compro un prodotto certificato come “biologico ” piuttosto che “biodinamico ” – pagandolo, talvolta, più del doppio di un alimento convenzionale- mi aspetto che quel determinato cibo sia stato coltivato seguendo certi criteri. Diversamente si chiama truffa.
Il mercato alimentare, purtroppo, è pieno di truffe che, naturalmente, vanno tutte a danno dei consumatori ignari di ciò che realmente stanno acquistando. E così può accadere che dietro frutta e verdura certificata bio, si nasconda, invece, un uso massiccio di pesticidi o che dietro i polli allevati a terra si nascondano allevamenti intensivi della peggiore specie. Di recente sono venute a galla diverse truffe alimentari.
Cibi biologici: ecco la verità
Come detto è impossibile essere sicuri al 100% dell’effettiva qualità di ciò che si compra. Le certificazioni – almeno in teoria – sono nate proprio per questo: per dare certe garanzie qualitative al consumatore. Chi sceglie i cibi biologici lo fa per diverse ragioni: per la propria salute ma anche per la salute dell’ambiente. Il mercato dei cibi biologici, negli ultimi anni, è cresciuto molto ma, purtroppo, sono aumentate anche le truffe.
Di recente, un’indagine condotta dall’Unità investigativa dell’Icqrf e dalla Guardia di Finanza di Caserta, ha portato alla luce una maxi truffa. Sette persone sono finite indagate per frode in commercio. In sostanza, nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022, costoro avevano distribuito grossi quantitativi di prodotti agroalimentari falsamente dichiarati come biologici. Del giro losco facevano parte anche numerose imprese agricole, di trasformazione e cooperative operanti principalmente in Puglia, Calabria e Lazio. Le imprese fornivano false fatture per giustificare l’acquisto di mandorle e pomodori dichiarati come biologici e certificati biologici ma in realtà provenienti dall’estero.
Naturalmente questo genere di inganni non solo danneggiano i produttori onesti che lavorano realmente seguendo certi standard. Il danno può diventare molto più esteso perché i consumatori, sentendosi presi in giro, potrebbero essere indotti a credere che allora non valga più la pena spendere un po’ di più per avere prodotti biologici. Per evitare che ciò si verifichi, Federbio ha presentato diverse proposte finalizzate a implementare e migliorare il sistema dei controlli e per riuscire a monitorare in tempo reale le tecniche di produzione. Ne va dell’economia di un intero settore alimentare ma anche – e soprattutto- della nostra salute e del benessere del pianeta.