Che estate sarà in Italia dopo le alluvioni in Emilia
Una situazione drammatica che fa temere il peggio nei mesi a venire anche nel resto della Penisola
La situazione in Emilia Romagna continua ad essere drammatica, la pioggia torna a cadere su molte zone già colpite e si teme anche per le condizioni meteorologiche dei prossimi mesi in tutta Italia. Ci si chiede, infatti, che estate dovremo aspettarci dopo l’alluvione in Centro Italia.
In Emilia Romagna l’emergenza meteorologica continua a rendere la situazione drammatica in tante zone già colpite dall’alluvione. Aumenta, purtroppo, il bilancio delle vittime con 14 persone che hanno perso la vita dopo la pioggia incessante che ha causata anche l’esondazione di diversi fiumi. E la pioggia torna a cadere purtroppo andando a colpire zone segnate dal disastro climatico. A Ravenna scarseggiano acqua e cibo e il numero degli sfollati sale a 15mila. E in questa atmosfera drammatica tanti si iniziano a chiedere quale estate potrà attenderci in tutta la Penisola.
Le conseguenze dell’alluvione in Emilia Romagna
Difficile pensare alle belle giornate e all’estate alle porte dopo il disastro climatico che si è abbattuto sull’Emilia Romagna e che ha provocato danni incommensurabili a persone, abitazioni e beni materiali. Nelle ultime ore, purtroppo, in diverse zone già colpite dalle alluvioni torna la pioggia ed inevitabilmente la paura tra la popolazione aumenta. Ad oggi sono più di 15mila gli sfollati mentre a Ravenna e Provincia iniziano a scarseggiare i beni primari come cibo e acqua. Nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi, inoltre, nuovi allagamenti hanno costretto ulteriori evacuazioni. Sono tanti i paesi rimasti, ad oggi, senza energia elettrica e senza acqua potabile. In Appennino alcune frazioni sono isolate per le frane, in particolare nelle zone adiacenti a Forlì e Provincia.
Il bilancio delle vittime si aggrava purtroppo e l’ultima vittima è stata ritrovata nelle ultime ore a Faenza. Ma sono ancora tanti i dispersi. Nel frattempo riapre al traffico l’A14 Faenza-Forlì, dove si transita su una sola corsia. Una situazione estremamente drammatica che si amplifica venendo a conoscenza delle prospettive climatiche per l’estate in arrivo. Infatti, nonostante le devastanti alluvioni, l’estate sarà ancora caratterizzata dalla siccità.
Un terribile danno e una terribile beffa
Secondo quanto spiegato da Erasmo D’Angelis, Presidente della Fondazione Earth Water Agenda, a Repubblica: “La siccità italiana è un caso unico al mondo. Siamo un Paese in cui piove moltissimo, ma che spreca la maggior parte delle sue acque“. Maggio 2023 è considerato il maggio più piovoso degli ultimi 20 anni e la drammatica situazione che si è abbattuta sull’Emilia Romagna ne è purtroppo una triste prova. Eppure la siccità non sembra allontanarsi dal nostro Paese.
L’acqua che si è abbattuta nel Centro Italia cambia la situazioni dei fiumi ma, paradossalmente, non è necessaria ad arginare la siccità. Così oltre al terribile danno anche una terribile beffa. Il nostro Paese spreca troppa acqua e a questo si aggiunge alla crisi climatica che sta colpendo tutto il mondo e che non può non aprirci gli occhi dopo quello che è accaduto in Emilia Romagna. Qualcuno continua a chiamarla emergenza meteorologica, ma sappiamo che questa emergenza è inserita in un quadro tanto più vasto che non possiamo non chiamare cambiamento climatico.