Alla scoperta del vero colore del Sole
Il dibattito è iniziato sui social dopo una domanda avanzata dalla giornalista Jacqui Deevoy
Convenzionalmente il colore con quale si rappresenta il Sole è il giallo con le sue sfumature. Tuttavia, sul web è nato un dibattito su questa caratteristica. Perché, ad esempio, quando si fotografa appare bianco? Proviamo a fornire una risposta attendibile.
Sin da bambini si è abituati a raffigurare il Sole giallo con i raggi più scuri tendenti all’arancione. Ma quanto c’è di vero in questa attribuzione di colore? Il Washington Post, a tal proposito, riporta un dibattito scaturito sul web a seguito di un tweet pubblicato dalla giornalista Jacqui Deevoy, nel quale si domanda come il Sole abbia potuto cambiare colore dai tempi della sua infanzia. Ovviamente non esiste una risposta semplice, e per trovare una soluzione a questo quesito è necessario fare ricorso alle nozioni di fisica.
Il Sole e le sue radiazioni
Il Sole, come ha dimostrato anche Galileo Galilei, non andrebbe guardato ad occhio nudo per molto tempo. Questo potrebbe danneggiare la vista, come si pensa sia accaduto al storico scienziato. Ma con gli appositi strumenti è possibile analizzare i diversi tipi di radiazione emessi dal Sole. Nel tempo la temperatura della ‘grande stella’ cambia e con essa anche il tipo di radiazione emessa. Un articolo di Wired sula questione, riporta un approfondimento della Nasa interamente dedicato a questa materia. La Nasa spiega che la percezione del colore dipende, innanzitutto dalla lunghezza d’onda delle radiazioni emesse dall’oggetto che si sta osservando.
Tuttavia, è bene precisare che le percezioni dipendono dai recettori sensoriali di ogni singolo individuo. Di conseguenza possono variare da persona a persona e ancora di più da animale ad animale. Quindi una domanda ‘semplice’, come potrebbe essere: “Di quale colore è il Sole?“, si arricchisce di una moltitudine di significati. E bene specificare, poi, che il Sole emette radiazioni di lunghezze d’onda molto diverse, che attraversano l’infrarosso fino ad arrivare all’ultravioletto. Ecco perché descrivere il Sole come giallo non è del tutto sbagliato. Alcune radiazioni, infatti, arrivano agli occhi e al cervello veramente come gialle.
Giallo, rosso o bianco?
Inoltre, come spiegano sempre dalla Nasa, bisogna tenere presente che i raggi sono filtrati dalle particelle presenti nell’atmosfera. Infatti, il Sole emette la maggior parte della sua energia alla lunghezza d’onda corrispondente al blu-verde, ma come spiegano dalla Nasa: “Poiché la luce blu di lunghezza d’onda minore viene dispersa in modo più efficiente rispetto alla luce rossa di lunghezza d’onda maggiore, perdiamo parte della tonalità blu del Sole quando la luce solare passa attraverso l’atmosfera“. Per questo motivo, per esempio, al tramonto appare rosso.
Perché, essendo basso all’orizzonte, la sua luce deve attraversare uno strato ancora più spesso di atmosfera e quindi ‘eliminare’ una percentuale maggiore di radiazioni blu-verdi. A questo punto non resta che tornare ad una delle domande iniziali: perché osservando il Sole spesso appare bianco? La risposta è ancora nella fisica. Il bianco, in realtà, è frutto dell’integrazione nel cervello di tutte le radiazioni dello spettro visibile, quando raggiungono contemporaneamente i fotorecettori che si trovano negli occhi. Insomma, anche se troppe radiazioni fanno male, sbizzarrirsi a trovare il ‘proprio’ colore del Sole potrebbe essere piuttosto interessante.