Spuntano le fragole, ma marzo è appena iniziato
La natura continua a dare segnali di "malessere" relativi all'emergenza climatica
Marzo è iniziato appena da qualche giorno e già appaiono le prime fragole. Un segnale che non appare per niente positivo. È in Italia che iniziano ad apparire i primi frutti, sintomo di un inverno che ha ‘regalato’ un clima tutt’altro che rigido.
I primi frutti di stagione dovrebbero diffondere allegria, ma questo non può succedere se si riflette sul fatto che le fragole apparse nei giardini e negli orti italiani nella prima settimana di marzo sono una sorta di ‘anomalia‘. Non sarebbe ancora la stagione adatta. Tuttavia, l’inverno e le sue temperature troppo elevate hanno portato questa conseguenza che, se analizzata da un punto di vista scientifico e naturale, appare tutt’altro che positiva. Mancano, infatti, oltre due settimane all’arrivo della primavera, eppure quest’anno nel nostro Paese (ma non solo) si è registrato un clima primaverile anche tra gennaio e febbraio. Sintomo, purtroppo di una crisi climatica tutt’altro che contenuta.
Fragole in anticipo a causa della crisi climatica
Le fragole, apparse già nei primissimi giorni di marzo, non sono un buon segnale. Si tratta di un sintomo più che evidente, infatti, di un clima fuori controllo che porta fioriture in totale fuori stagione. Le fragole, infatti, sono un frutto che possiamo assaporare intorno a maggio, ma in diverse parti della nostra Penisola sono apparsi già i primi frutti. E questo ‘fenomeno’ è solo l’ennesima conseguenza delle ondate di calore che hanno investito tutto il Paese dal Nord al Sud, portando la natura a reagire in maniera inconsueta. E della crisi climatica ne pagano gli effetti anche gli insetti impollinatori, ad esempio, che si trovano sempre più disorientati a causa di un clima che non riesce a rispettare la stagione in corso.
A denunciare quanto sta accadendo alla natura anche la Coldiretti, che sottolinea l’allarme per l’allerta meteo e le improvvise gelate che si potrebbero abbattere su queste fioriture anticipate. Insomma, la natura appare in tilt. Dopo le prime fragole, ora in molte Regioni il termometro minaccia di scendere anche di 10 gradi e questo non può che mettere in crisi i raccolti. Infatti, le fioriture fuori stagione, dovute ad una media di temperatura più alta del solito, adesso sono messe a rischio dal gelo. Inoltre, la carenza d’acqua e la siccità che sta colpendo il nostro Paese non migliorano la situazione.
I rischi per le fioriture anticipate
Le coltivazioni, ‘ingannate’ dal clima, ora si sono svegliate e sono predisposte alla ripresa vegetativa. Ma alcune primizie sono troppo sensibili al freddo e il mutamento climatico potrebbe distruggerle. Sintomi di una crisi climatica che si manifesta con eventi estremi e frequenti sfasamenti stagionali. Le fragole a marzo, infatti, sono solo l’ultimo episodio di un inverno che ha visto fioriture anomale come i ciliegi in fiore già a novembre e gli agrumeti in Sicilia che hanno dato i primi fiori già a gennaio.
Ma come denuncia ancora la Coldiretti questo non è un segnale che si può considerare positivo. Le gelate improvvise o notturne rischiano infatti di bruciare fiori e gemme di piante ed alberi, andando ad annientare interi raccolti. La natura continua a darci i suoi segnali, chissà quando saremo pronti a coglierli in maniera più seria (si spera, non quando sarà troppo tardi).