La Terra ha uno strato di metallo mai scoperto: lo dice la scienza
Al centro del nucleo interno ci sarebbe una sfera metallica
Secondo i ricercatori dell’Australian National University la Terra sarebbe composta da un quinto strato di metallo fino ad ora mai scoperto. Questa sfera metallica si troverebbe al centro del nucleo interno del nostro Pianeta. Questo quanto riportato da uno studio pubblicato su Nature Communications.
Fino ad ora la Terra, come la conosciamo, sarebbe composta da crosta, mantello e, più in profondità, il cuore della Terra diviso in un nucleo esterno fuso e nucleo interno solido e metallico, composto da ferro e nichel. Tuttavia, alcuni ricercatori dell’Australian National University (Anu) avrebbero affermato che ci sarebbe un quinto strato. Ovvero, una sfera metallica spessa 650 chilometri al centro del nucleo interno. Una scoperta che potrebbe essere sensazionale, anche perché potrebbe svelare alcuni dettagli sull’evoluzione del nostro Pianeta. Come chiariscono gli autori dello studio pubblicato su Nature Communications, l’esistenza di questa sfera metallica sarebbe stata ipotizzata già 20 anni fa, ma ora ci sarebbero delle prove concrete.
Gli strati del nostro Pianeta
Il punto di partenza dei ricercatori sono stati i dati derivati da circa 200 terremoti, registrati nell’ultimo decennio, di magnitudo pari o superiore a 6. Le onde sismiche, infatti, sono utilizzate come strumento per studiare la composizione terrestre. Le onde viaggiano attraverso i vari strati della Terra e rispuntano all’antipodo rispetto a dove si è innescato il terremoto. Successivamente le onde ritornano indietro, all’origine del sisma. Attraverso tecniche innovative, i ricercatori hanno scoperto delle onde sismiche che rimbalzano fino a cinque volte lungo il diametro della Terra.
In questo modo gli scienziati hanno potuto studiare l’anisotropia, ovvero una proprietà per cui in una sostanza il valore di una grandezza fisica dipende dalla direzione che si considera. E in questo studio essa si è individuata nella lega ferro nichel che caratterizza il nucleo interno della Terra. Quindi i ricercatori hanno potuto studiare in che modo le onde sismiche accelerano o rallentano attraverso un materiale a seconda della direzione in cui viaggiano. I cambiamenti individuati, dunque, potrebbero dipendere dalla diversa disposizione degli atomi di ferro ad alte temperature e pressioni. Oppure dall’allineamento dei cristalli all’interno del nucleo della Terra.
I ‘segreti’ della Terra
Avendo analizzato la variazione dei tempi di percorrenza delle onde, quindi, i ricercatori hanno dedotto che la struttura della regione più interna del nucleo interno potrebbe essere diversa da quella esterna. Ecco perché le onde accelerano o rallentano a seconda del loro angolo di entrata mentre penetrano nel nucleo più interno. Secondo i risultati pubblicati nello studio, si deduce inoltre che durante la sua fase evolutiva la Terra avrebbe potuto riportare un cambiamento consistente nella struttura cristallina del nucleo interno.
Il sismologo dell’Australian National University, Hrvoje Tkalčić, avrebbe quindi descritto il nucleo interno come una sorta di capsula del tempo. In sostanza un elemento importantissimo per definire l’evoluzione della Terra. “Porta d’accesso agli eventi del passato del nostro Pianeta“, che permette di ricostruire eventi accaduti anche milioni di miliardi di anni fa. Tuttavia, come tengono a precisare gli studiosi, esistono ancora molte domande sul nucleo più interno del nostro Pianeta. Svelare questi incredibili segreti potrebbe dare delle risposte concrete sulla formazione della Terra, dalle sue origini.