Vanish e Havas con i gamers per combattere lo spreco di abiti
Una campagna di sensibilizzazione per promuovere l'utilizzo di capi usati
Contro lo spreco di abiti nel mondo (virtuale e reale) Vanish ‘arruola’ i gamers più famosi per una campagna in collaborazione con Havas London. Si tratta di un gesto di sensibilizzazione ambientale che si esprime attraverso la #ReSkinChallenge e affronta il problema dello spreco dei vestiti nel virtuale per parlare dei problemi nel mondo reale.
Vanish è noto come il brand di Reckitt che si prende cura dei vestiti. Oggi si impegna a incoraggiare tutti i consumatori affinché si sentano invogliati a re-indossare ancora gli abiti dismessi e sensibilizzare l’opinione pubblica sullo spreco e i rifiuti relativi ai capi d’abbigliamento. Per portare avanti questo obiettivo è nata anche una partnership con alcuni dei più grandi gamers e streamer europei per rendere più virale il messaggio #ReWear e stenderlo anche al mondo dei videogiochi. Approfittando della tendenza ‘fast fashion‘ nata nel virtuale e arrivare così a coinvolgere un pubblico più vasto.
Vanish e l’impegno per il Pianeta
Alla #ReSkinChallenge hanno preso parte giocatori estremamente noti che vantano più di 4,4milioni di abbonati a Twitch e famosi per la recente alternanza di ‘skin’ e vestiti per il gioco. Coinvolti nomi come CaptainPuffy, ShivFPS, FreyzPlayz e fifakillvizualz che, per una settimana, sono tornati ad una skin di base e predefinita. Insieme a questo gesto, hanno indossato lo stesso vestito durante i loro streaming per tutta la durata della sfida. Azioni che, inevitabilmente, hanno attirato l’attenzione della community. Solo terminata la settimana i gamers hanno rivelato la #ReSkinChallenge e la campagna di Vanish. A quel punto ogni giocatore ha invitato la comunità a giocare con la prima skin o quella di default. Per ogni streaming condiviso Vanish ha poi donato 20 sterline a Oxfam.
Questa innovativa attivazione è stata creata da Havas London e Havas Play. Progettata per essere diffusa nelle community di giocatori-streamer, mettendo in evidenza il problema legato allo spreco dei capi di abbigliamento. A tal proposito, Vanish, attraverso il suo posizionamento #ReWear, si impegna a far conoscere anche i dati rispetto alle tonnellate di abiti gettati ogni anno. Legare questo problema ad una situazione virtuale è molto d’impatto, oltre che assolutamente attinente. Infatti, nei giochi online le skin (ovvero gli effetti visivi) consentono al giocatore di personalizzare il proprio personaggio (solo a livello estetico) ma si legano alle tendenze.
Sensibilizzare attraverso il gaming
Quindi in breve tempo le skin si trasformano in obsolete, richiedendo al giocatore un costo non indifferente che genere anche un impatto ambientale. Ogni skin scartata, seppur non finisce in discarica, si deposita nel server procurando alta intensità energetica. Cigdem Kurtulus, Chief Marketing and Digital Officer di Reckitt, spiega, come riporta Youmark: “L’impatto ambientale della nostra cultura dell’usa e getta estremo sta diventando prevalente. Sia nel mondo virtuale sia nella vita reale, rafforzando il comportamento che vede milioni di capi di abbigliamento perfettamente validi gettati in discarica ogni anno“.
La missioni di Vanish è, dunque, quella di fare vivere i vestiti più a lungo, coinvolgendo nuove comunità. Come aggiunge Elliot Harris, Reckitt Global Executive Creative Director & Creative Partner di Havas London: “Stiamo attingendo al fandom virtuale per promuovere cambiamenti importanti e reali“. Rivolgendosi non solo a nuovi consumatori, ma a consumatori per la maggior parte giovani. E come riporta sempre Youmark, Fabrice Plazolles, Chief Creative Officer di Havas Play, conclude: “Continuiamo a dimostrare che il gaming è un ottimo mezzo di comunicazione per sviluppare la consapevolezza e far sì che le comunità si impegnino su questioni contemporanee“.