Pesticidi nel cibo: Ue pone nuovi limiti
Una nuova azione per proteggere gli ecosistemi e gli insetti impollinatori
Secondo quanto si apprende da fonti ufficiali l’Unione Europea sarebbe pronta a porre nuovi limiti rispetto all’uso dei pesticidi nei prodotti alimentari. Si tratterebbe di una misura necessaria per proteggere gli ecosistemi e gran parte degli insetti impollinatori, comprese le api.
La natura è messa a rischio, attualmente, da diversi fattori. Oltre ai cambiamenti climatici, infatti, anche l’uso massiccio e indiscriminato di pesticidi mette in pericolo la sopravvivenza di interi ecosistemi. A tal proposito, l’Unione Europea sarebbe pronta a porre nuovi limiti rispetto all’utilizzo di alcune di queste sostanze chimiche altamente tossiche, anche per gli insetti impollinatori per cui rappresentano una delle principali minacce. Introdotte, infatti, importanti norme per gestire con più efficacia ogni tipo di repellente.
I danni dei pesticidi
Le api, ma non solo, sono fortemente messe a rischio dall’utilizzo di fertilizzanti chimici e pesticidi. Le sostanze, che paradossalmente sono utilizzate per rendere più produttivi i terreni, in realtà apportano seri problemi agli ecosistemi. A tal proposito l’Unione Europea avrebbe stabilito dei nuovi limiti per due pesticidi utilizzati negli alimenti. Il limite è previsto anche per i prodotti importati e dovrebbe essere ufficialmente in vigore dal 2026. Difatti, molti pesticidi mettono in pericolo la vita degli insetti impollinatori, ma anche degli esseri umani e più nel complesso dell’ambiente stesso.
In particolare le api, fondamentali per la sopravvivenza del Pianeta (uomo compreso) sono sempre più avvelenate da sostanze che potrebbero rischiare di farle scomparire per sempre. I pesticidi arrivano da ogni parte del mondo e in ogni angolo della Terra generano problemi gravi. Proprio per iniziare a porre un freno a questa situazione, l’Europa sta iniziando a compiere dei passi, seppur piccoli, importanti in questa direzione. Per limitare i danni derivati dalle sostanze chimiche la Commissione Europea avrebbe adottato norme per abbassare i livelli massimi di residui (Lmr) per due pesticidi negli alimenti.
Limiti anche su import ed export
In particolare si tratta di due neonicotinoidi: clothianidin e thiamethoxam. Pesticidi che, come scrive la Commissione Europea: “Rappresentano un rischio elevato per le api e contribuiscono al declino globale degli impollinatori. Per questo motivo, il loro uso all’aperto era già vietato nell’UE nel 2018“. Dopo il maxi-sequestro di pesticidi illegali avvenuto in Europa nell’estate 2022, questo appare un importante passo avanti per evitare che interi ecosistemi possano implodere e scomparire per sempre. Con le nuove norme, i livelli tollerati di queste sostanze saranno abbassati al minimo che può essere misurato, utilizzando le tecnologie più recenti.
Le norme, inoltre, saranno applicate a tutti i prodotti che sono coltivati all’interno dell’Unione Europea, ma anche a tutti gli alimenti e ai mangimi importati. Una misura fondamentale, questa, anche per ridurre il commercio e la diffusione di sostanze illegali, considerata la previsione di maggiori controlli sulla merce esportata e importata. Tuttavia, la misura sarà applicata ai prodotti provenienti dagli altri paesi dal 2026. Misura per permettere agli importatori di adeguarsi alle nuove norme. Anche se alcune situazioni, come la decisione sull’autorizzazione o meno del glifosfato (che arriverà questa estate 2023), restano ancora in bilico, questa misura rappresenta un ottimo punto di partenza in positivo.