Salute e benessere

Carne sintetica anche in Italia? Pro e contro di questo prodotto

Dopo il via libera dato dagli Usa potrebbe presto arrivare lo stesso ok in Europa

Dopo l’approvazione negli Usa alla carne sintetica prodotta in laboratorio, lo stesso via libera potrebbe arrivare anche in Europa. In Italia, però, questo alimento potrebbe trovare forte opposizione anche da parte di Coldiretti, che ne illustra diversi contro. Avvertimenti, però, che non sarebbero confermati dalla comunità scientifica.

La carne sintetica potrebbe arrivare anche in Europa dal 2023. Dopo l’approvazione da parte dell’FDA negli Stati Uniti, l’ipotesi che questo alimento prodotto in laboratorio possa arrivare anche in Italia si fa sempre più concreta. Un produzione oggi molto controversa, considerando come per qualcuno si tratti di un alimento più sostenibile, rispetto alla carne prodotta in maniera tradizionale. Ma questo parere non è accolto in maniera unanime. La Coldiretti, per esempio, espone alcuni contro rispetto alla diffusione e commercializzazione della carne sintetica.

Carne sintetica nel 2023 forse in Italia
Laboratorio scientifico nel quale, tra le altre cose, potrebbe essere sviluppata anche carne sintetica – BioPianeta

Coldiretti contro la carne sintetica

Come riporta il sito GreenMe, Coldiretti avrebbe scritto in una nota stampa diffusa che già dagli inizi del 2023 si potrebbe arrivare alle prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Mentre entro i primi sei mesi del 2023 negli Usa la carne sintetica potrebbe entrare in commercio. Per la Coldiretti, però, non si tratta di un’alternativa migliore alla carne prodotta dagli allevamenti di animali, neanche dal punto di vista ambientale. Come scrive l’associazione nella nota: “Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali“. Secondo quanto dichiarato da Coldiretti, infatti, la carne sintetica è fabbricata sfruttando i feti delle mucche.

Inoltre, non salva neanche l’ambiente: “Perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali. Non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare. Non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato“. Come riporta ancora il sito GreenMe, il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandelli, avrebbe definito la carne sintetica “cibo di Frankenstein“.

Un hamburger di carne sintetica
Hamburger artificiale preparato in vitro dall’Università di Maastricht – BioPianeta

Sostenibile o non-sostenibile?

Considerando questo alimento una minaccia per gli stili alimentari, la qualità e la tradizione ,l’associazione ha promosso una raccolta firme affinché in Italia si vieti la commercializzazione di cibo sintetico. A confermare il parere di Coldiretti anche il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che ha definito questo cibo contro ogni forma di economia sostenibile. Nonostante le perplessità diffuse, però, sembrerebbe che il mondo scientifico non dia conferma ai rischi enunciati da Coldiretti e il Ministro Lollobrigida.

A tal proposito, per esempio, una ricerca condotta in Finlandia ha definito la carne sintetica una delle alternative più sostenibili rispetto al tradizionale cibo presente nelle diete europee. Il ‘novel food‘, così come la diffusione di sempre più alimenti a base di insetti. Tuttavia, non volendo formare uno schieramento che dia sostegno ad una posizione piuttosto che un’altra, non c’è dubbio nell’affermare che gli allevamenti, specialmente quelli intensivi, non solo procurano sofferenza agli animali ma sono estremamente inquinanti. Di conseguenza, che sia prodotta in laboratorio o tradizionalmente, il consumo eccessivo di carne non è sicuramente tra le pratiche più sostenibili.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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