Anche Zara propone un programma sostenibile: come funziona
Così come altre realtà fashion, anche il brand spagnolo ha lanciato un nuovo programma per riparare, riciclare e rivendere i capi inutilizzati
Così come Balenciaga, anche alcuni brand del fast fashion hanno deciso di rafforzare la moda circolare. Ed è qui che entra in gioco Zara: il brand spagnolo ha proposto un nuovo progetto Pre-Owned per riparare, riciclare e rivendere capi inutilizzati.
Anche Zara ha voluto seguire l’esempio di altri brand fashion optando sempre più per una moda circolare. L’idea della realtà spagnola è quella di proporre un nuovo programma che lavora su più fronti. Seguendo un’impostazione Pre-Owned, Zara spinge i clienti non soltanto a riciclare, ma anche riparare e rivendere quegli abiti che per un motivo o per un altro restano inutilizzati nel guardaroba.
Un concetto approfondito da tantissime realtà e che ha reso forti pilastri del settore Vinted e Wallapop per menzionarne alcune. Ma come funziona il nuovo programma di Zara? Da quando è disponibile e in che cosa consiste?
Zara rilancia il suo programma di riciclo: come funziona
Seguendo una strategia che punta alla circolarità e sostenibilità, il brand fast fashion spagnolo ha quindi messo a punto un nuovo progetto pilota Pre-Owned disponibile dal 3 novembre che permette di dare nuova vita ai capi inutilizzati o danneggiati. Ad esempio, parlando di riparazione, tutti i capi che presentano difetti potranno usufruire del nuovo supporto di Zara, che offre riparazione sui capi usati del brand indipendentemente dall’età. Al momento questo progetto è destinato soltanto al Regno Unito. Come funziona? Ci si potrà recare presso uno dei 60 store fisici sul territorio che aderiscono all’attività e chiedere la riparazione. Questo servizio è disponibile anche online, ma sempre e solo nel Regno Unito.
Si tratta di un trampolino di prova sia per Zara che per gli utenti. Il servizio è da intendersi a pagamento. Per riparazione cosa si intende? Ad esempio la sostituzione di bottoni saltati o rovinati, cerniere rotte e cuciture varie. E questo è soltanto il primo step del nuovo programma del brand spagnolo. Per quanto riguarda la rivendita, Zara permetterà ai clienti di utilizzare la sua piattaforma per sbarazzarsi dei capi inutilizzati. Come si procede in questo caso?
Il venditore, come spiega WWD, scansiona il codice a barre del prodotto e Zara fornirà automaticamente le foto ed informazioni varie del capo in questione da pubblicare sulla piattaforma. Il venditore può comunque aggiungere altre foto ed informazioni se lo desidera. Vendere capi Zara non ha alcun costo, per cui è da intendersi un servizio gratuito. Chi acquista, invece, paga una commissione più un costo di servizio del 5%. Al momento le aspettative non sono altissime lato remunerativo, come ha spiegato il responsabile dello sviluppo sostenibile di Zara Paula Ampuero: “Questo è nato esclusivamente come strumento per consentire ai clienti di prolungare la vita dei loro vestiti e adottare un approccio più circolare“.