Anche Shein lancia il suo programma di rivendita online
Il volto del fast fashion cinese ha manifestato il suo interesse nei confronti della moda circolare e dell'acquisto consapeovle
Anche Shein sta cambiando e lo dimostra il nuovo programma di rivendita pensato dall’azienda cinese per dare nuova vita ai capi che non si indossano più. Ecco come funziona e da quando è attivo anche in Europa.
O lo si odia o lo si ama: non esistono vie di mezzo quando si parla di Shein, una realtà fast fashion conosciuta a livello internazionale (e anche qui in Italia) per i suoi prodotti low cost. Se da un lato l’e-commerce cinese ha messo a disposizione tantissimi capi d’abbigliamento ed accessori a prezzi contenuti, dall’altro è accusato di aver incentivato quella moda a breve termine, che ha un impatto ambientale drastico. Acquistare spasmodicamente semplicemente perché il prezzo lo permette va ad intaccare le basi di una moda circolare e sostenibile.
Fondata nel 2008 da Chris Xu, Shein in un primo momento è nata come una realtà per la vendita di abiti da sposa. In un secondo momento, capendone il potenziale, l’imprenditore ha scelto di dare spazio anche all’abbigliamento generalista specializzandosi sempre più. E forse proprio per far fronte alle innumerevoli critiche arrivate negli anni, Shein ha cercato di scendere a compromessi, lanciando il suo programma di rivendita.
Shein lancia il programma di rivendita per una moda più circolare
Si chiama semplicemente Shein Exchange e segue un po’ il sistema già sondato dalle case di alta moda come Balenciaga. Questo progetto permette al fast fashion di dare nuova vita ai capi già acquistati in precedenza. Come funziona, esattamente? Il programma in questo caso è accessibile a tutti, funziona anche tramite app e segue l’impostazione peer-to-peer da effettuare esclusivamente online. Seguendo Shein Exchange si ha la possibilità di vendere ciò che si è già acquistato in precedenza. Ma anche di comprare prodotti di seconda mano a prezzi ancor più vantaggiosi. Al momento questo programma è stato attivato soltanto negli Stati Uniti, come una sorta di tester per capire se è possibile applicarlo dappertutto.
Adam Whinston, global head di ESG presso Shein, in una nota stampa ha dichiarato: “L’obiettivo di Shein Exchange è rendere la rivendita facile e conveniente come l’acquisto di qualcosa di nuovo di zecca. Innescando anche un movimento culturale di circolarità all’interno della nostra comunità, a cui chiediamo di mobilitarsi e mantenere in circolazione gli indumenti di proprietà il più a lungo possibile“. L’obiettivo è quindi spingere anche il fast fashion verso una moda circolare, promuovendo il consumo consapevole tra i suoi clienti.
L’azienda, tuttavia, sostiene – tramite un sondaggio – che soltanto l’1% dei suoi clienti indossa una volta soltanto un capo acquistato dal loro e-commerce. Come riporta WWD, il sondaggio è stato effettuato su 15mila clienti. Al momento il programma di rivendita è attivo solo negli Stati Uniti, ma l’azienda si sta muovendo per portarlo anche nel resto del mondo a partire dal 2023.