Cingolani sull’energia geotermica: decarbonizzazione fino al 55%
Il Ministro della Transizione Ecologica è intervenuto agli Stati Generali auspicando all'utilizzo di rinnovabili più innovative
Lo scorso 16 giugno si è tenuto a Roma il convegno sugli Stati Generali della Geotermia; in questa occasione è intervenuto anche Roberto Cingolani. Il Ministro della Transizione Ecologica ha parlato della possibilità di raggiungere il 55% di decarbonizzazione entro il 2030; obiettivo raggiungibile diversificando ed inserendo la geotermia fra le rinnovabili più innovative.
Emanuele Emani, consigliere dal CNG che ha aperto il convegno sugli Stati Generali della Geotermia, ha dichiarato: “Il Consiglio Nazionale dei Geologi, attraverso il lavoro di coordinamento della Piattaforma Geotermia, sta operando da tempo al fine di promuovere la geotermia nelle sue diverse forme; con l’obiettivo di favorirne e sostenerne il valore nell’ambito della transizione ecologica, come richiesto nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza“.
L’evento si è tenuto lo scorso 16 giugno a Roma presso la sala conferenze Capranichetta; si è trattato di un’occasione di confronto fra politici, esperti in materia di energia e stakeholders, a cui ha partecipato anche il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
L’importanza di investire sulla geotermia
Si tratta di un momento storico che interessa il benessere di tutto il Pianeta; proprio per questo risulta fondamentale chiarire la necessità di allontanarsi dalle fonti fossili a favore delle rinnovabili; del resto questo è anche l’obiettivo generale fissato dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Da esso derivano anche le iniziative del Next Generation UE, tra cui si trovano anche tutte le azioni degli enti che si occupano di geotermia. Come sottolinea la nota ufficiale lanciata dal Consiglio Nazionale dei Geologi, importante tra gli altri l’intervento di Roberto Cingolani; il Ministro della Transizione Ecologica è intervenuto in merito all’esigenza della decarbonizzazione, sottolineando il valore e il potenziale dell’energia geotermica.
“È necessario operare su due diverse direzioni, quella di diversificare il più possibile l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e quello di accelerare maggiormente le procedure. Non è pensabile concentrarsi solo ed esclusivamente su una delle risorse trascurandone altre; anche perché l’Italia è un Paese geologicamente, morfologicamente e geograficamente assai vario, che offre diverse opportunità di approvvigionamento energetico in maniera non omogenea“. Queste le parole del Ministro Cingolani che ha chiarito, anche, come il calore interno della terra possa essere un’energia del futuro che potrebbe concorrere in maniere preponderante alla soglia dei 230 Terawatt/ora da rinnovabili entro il 2030.
Fonte rinnovabile
Secondo quanto affermato dal professore Bruno della Vedova, presidente dell’Unione Geotermica Italiana: “Il territorio nazionale offre eccellenti opportunità per la produzione di energia elettrica“. In tal senso, dunque, la geotermia può essere legata al teleriscaldamento e alla produzione di energia elettrica mediante impianti innovativi di abbattimento degli inquinanti gassosi ad alta efficienza; ma allo steso modo la geotermia può essere utilizzata nei piccoli impianti domestici di riscaldamento e e raffreddamento attraverso pompe di calore che si servono di una nuova tecnologia.
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Arcangelo Francesco Violo, ha voluto evidenziare l’importanza di questo evento; esso rappresenta un’occasione per approfondire i concetti relativi alle politiche sostenibili ed ai processi utili alla transizione ecologica. Inoltre questo evento ha il potenziale di scoprire le pratiche impattanti sull’ambiente e che devono essere considera imprescindibili. Conclude Violo: “Il territorio, difatti, costituisce l’ossatura portante, e la Geologia – al suo interno – assume un ruolo fondamentale; nella pianificazione infrastrutturale, nella gestione delle risorse idriche, nella rigenerazione urbana, nella riqualificazione ambientale e nella mitigazione dei rischi geologici ed ambientali, sia di carattere nazionale che planetario“.