Greta Thunberg e il discorso d’apertura alla Youth4Climate: “Vogliamo giustizia climatica”
Ha preso avvio ufficialmente l'evento che precede la Cop26 dedicata al clima e che prevede una partecipazione intensa da parte dei giovani di tutto il mondo
Greta Thunberg al Mico di Milano apre ufficialmente i ‘lavori’ della Youth4Climate, l’evento collegato alla PreCop26 e interamente dedicato ai giovani e ai loro punti di vista sul cambiamento climatico. A partecipare alla conferenza, in vista della Cop26 di Glasgow, la giovane attivista svedese che ha parlato insieme alla ‘collega’ e coetanea attivista Vanessa Nakate. Oltre 400 i giovani provenienti da tutto il mondo, che si sono dati appuntamento a Milano per discutere e confrontarsi, non solo attraverso la protesta, sulla situazione climatica e del Pianeta.
Nel discorso di apertura, Greta Thunberg ha espresso chiaramente il suo punto di vista che punta il dita contro i politici che fanno “solo chiacchiere“; “basta con il bla bla bla“, tuona la giovane attivista. “Dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla. Le emissioni continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche“.
Greta Thunberg: “La speranza non è qualcosa di passivo“
Suonano chiare e decise le parole della giovane attivista svedese che chiede azioni immediate per arginare la crisi climatica, proteggere l’ambiente e il clima. Greta Thunberg afferma ancora: “Dato che non abbiamo soluzioni tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi. Non possiamo più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza. La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla. La speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora“.
Alle parole dell’attivista si aggiungono anche quelle del sindaco di Milano, anche lui presente alla conferenza di apertura per la Youth4Climante; interpellato dai giornalisti Beppe Sala ha spiegato: “Se le città dimostreranno che le cose possono cambiare, gli altri le seguiranno. È proprio una responsabilità precisa, in particolare delle grandi città. Si parte dalle città e C40, che è l’organizzazione che raggruppa le principali città, ne è totalmente convinta. Io ne sono convinto, facciamola accadere“.
Il discorso di apertura di Roberto Cingolani
Le prime due giornate della Youth4Climate (28-29 settembre) saranno dedicate ai gruppi di lavoro tematici; il terzo giorno (30 settembre) si terrà un dibattito tra i giovani e i ministri partecipanti alla PreCop26. La carta negoziale dei giovani affronterà quattro tematiche: ambizione climatica; ripresa sostenibile; coinvolgimento dei soggetti non statali; una società più consapevole delle sfide climatiche. Le proposte avanzate dai giovani saranno messe a disposizione dei successivi negoziati internazionali relativi all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ai dibattiti previsti dall’Ecosoc e dall’Unfccc. Proprio per conferire valore istituzionale all’evento, ad aprire la Youth4Climate il Ministro per la Transizione Ecologica.
Roberto Cingolani rivolgendosi direttamente ai giovani, li ha invitati a mettere in pratica proteste utili, ma anche dibattiti costruttivi. ” Le proteste dei giovani contro il cambiamento climatico sono utili, ma occorre lavorare insieme per trovare una soluzione“. Il Ministro ha spiegato come debbano essere “trattati insieme” cambiamento climatico e diseguaglianze sociali; “Siamo qui 400 partecipanti di 186 Paesi – ha ricordato Cingolani – e il compito della giornata odierna è ascoltare le vostre priorità. Vogliamo ascoltare le vostre idee, proposte e raccomandazioni“. Il Ministro conclude il suo discorso con un messaggio di speranza, che si lega alle parole di Greta Thunberg, per il futuro e le nuove generazioni: “Uniamo le forze, non dobbiamo rinunciare al nostro futuro e al futuro del nostro Pianeta, siete intervenuti per questo, lo dico come scienziato, l’ho fatto per 35 anni, come ministro temporaneo e come padre di tre bambini“.
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