Salmonella nel salame, il Ministero della salute lancia l’allarme e ordina il ritiro
Il Ministero della salute ha diffuso l’allerta e l’avviso del richiamo di un lotto di salame nostrale del marchio La Bottega di Adò per la presenza di salmonella. Ecco tutti i pericoli, i sintomi della salmonellosi e i consigli per i consumatori…
Un nuovo allarme alimentare sta coinvolgendo tutta l’Italia: questa volta riguarda il salame nostrale della Bottega di Adò per la presenza di salmonella. Il Ministero della salute ha diffuso ancora una volta l’allerta e l’avviso di richiamo del lotto in questione (numero 170993 che pesa 800 grammi) prodotto all’azienda di Montignoso, nella provincia di Massa Carrara in Toscana. L’assunzione di questo alimento potrebbe rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute, causando la salmonellosi.
La malattia presenta come sintomi diarrea, vomito, febbre, crampi, cefalea. I sintomi iniziano di solito da 12 ore a 3 giorni dal contagio (tempo di incubazione) e normalmente scompaiono senza alcuna terapia entro 4-7 giorni. Bisogna fare molta attenzione. La raccomandazione è ovviamente quella di non consumare il lotto interessato: è stato già inviato un avviso di richiamo nei punti vendita in cui è stato distribuito il prodotto; chi invece già lo ha acquistato deve riportarlo in negozio per il rimborso.
Gli altri casi recenti
Si tratta del terzo allarme alimentare nel giro di pochi giorni. Prima il Ministero della Salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di Porchetta di Ariccia Igp sottovuoto, a causa del batterio Listeria monocytogenes (l’infezione si presenta principalmente con sintomi a livello gastrointestinale) trovato in un campione del prodotto; successivamente il RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l’allarme secondo cui le cozze vive si sono dimostrate pericolose per la salute dei consumatori perché potrebbero contenere il batterio Escherichia Coli.
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