IL LUPO CATALANO NON SARÀ SPECIE PROTETTA: ECCO I MOTIVI DELLA DECISIONE
Il mondo animale, in un modo o nell’altro, è stato sempre martoriato dalle azioni umane. Siamo abituati alla retorica secondo cui le povere bestie sono vittime nonché spettatori non paganti del declino della salute del Pianeta causato dalla specie umana. Abbiamo però una responsabilità ancora più diretta, ovvero quella relativa alla caccia. Il lupo catalano ad esempio era scomparso dalla sua zona d’origine proprio a causa dei colpi che avevano ucciso la totalità degli esemplari.
Nelle ultime ore sta facendo scalpore una decisione presa dagli organi di governo della regione autonoma spagnola: il lupo catalano non sarà inserito nella lista aggiornata degli animali che godono della dicitura specie protetta.
I numeri contano troppo
Il censimento è abbastanza impietoso: ad oggi si contano soli 15 esemplari di quello che la scienza definisce Canis Lupus Italicus. Verrebbe da pensare dunque che questo animale, almeno per quanto riguarda il contesto catalano, sarebbe tra i primi a dover essere inserito all’interno di questa tanto triste quanto necessaria lista.
Purtroppo invece non è così, e la motivazione ha tutta l’aria di essere discutibile. Il lupo catalano infatti, da quanto è “tornato” in questa terra, non ha mai figliato. Non avendo prove palesi che questo evento sia in realtà accaduto, le autorità non possono concedere il lasciapassare per questa “categoria”.
Viene al contrario affibbiata al lupo catalano la definizione di extinta reproductora come a sottolineare una volta di più la sua – quantomeno presunta e momentanea – incapacità di riprodursi. Il tutto risulta abbastanza incredibile dal momento in cui si conosce perfettamente la minaccia che queste bestie stanno affrontando. Non ci sorprenderebbe dunque osservare l’estinzione di questa specie: il tutto per colpa di alcuni cavilli burocratici in grado di negare l’evidenza.