AmbienteCuriositàInquinamento

IL BLACK FRIDAY È DAVVERO NERO PER L’AMBIENTE: CIFRE IMBARAZZANTI

Quante volte vi è capitato di sentire definita l’epoca odierna come “moderna“? Certamente moltissime, ma nella maggior parte dei casi con un utilizzo di cognizione di causa abbastanza discutibile. Ci si aspetterebbe infatti che l’uso di questo aggettivo corrispondesse ad un riscontro effettivo, cosa che invece stenta ad esserci.

Le tecnologie avanzano, su questo non ci piove. Ma ciò non può bastare minimamente per far si che la nostra società possa essere definita moderna. Per quanto riguarda la realtà italiana, siamo da sempre abituati ad assecondare tendenze provenienti dall’altra parte dell’Atlantico. Un esempio su tutti può essere quello del festeggiare Halloween il 31 ottobre. Non esiste infatti alcuna tangenza culturale e folkloristica in tal senso con il nostro paese. Ma venendo al recentissimo passato, quante volte vi è capitato di leggere per strada o ancora di più navigando su internet “Black Friday“?

Tante spese, poco rispetto

Fino a pochissimi anni fa eravamo abituati esclusivamente al concetto di saldi, ovvero il momento in cui i negozi abbassavano i prezzi con l’obiettivo di svuotare i magazzini e rinnovare le proprie collezioni. Proprio venerdì scorso invece è trascorso il Black Friday, ricorrenza consumista ovviamente esportata dagli Stati Uniti.

Proprio rispetto alla realtà americana, uno studio ha evidenziato che il grandissimo successo dell’operazione di marketing (con tassi di vendita aumentati oltre il 200%) non è per nulla affiancato da un medesimo risultato sotto il profilo ecologico. Si stimano infatti circa 15 milioni di tonnellate di CO2 rilasciate in atmosfera solo “grazie” ai resi via internet.

Greenpeace ha voluto far sentire la propria voce, contestando in maniera originale tale evento. Nel centro di Madrid infatti, sulla Gran Via, è apparso un grande imballaggio di cartone con su scritto:

Il Black Friday consuma il Pianeta

La capitale spagnola non è stata scelta a caso: parliamo di una realtà in cui nel 2019, durante questo evento, sono state generate emissioni di CO2 pari all’1,7% del dato annuale. Parliamo di una delle cifre più alte, rispetto al contesto europeo, che siano mai state registrate. Questo a causa dei già citati resi, dei trasporti, dei materiali per imballaggio e anche alla stessa produzione dei prodotti venduti.

Back to top button
Privacy