IN ATTESA DELLA TRANSIZIONE: DIESEL O BENZINA PER L’AMBIENTE E LA SALUTE?
Sappiamo perfettamente che, al giorno d’oggi, si è resa necessaria una svolta ecologica nella quasi totalità della nostra esistenza. È sostanzialmente impossibile infatti pensare che esista un campo di interesse in cui la salute del nostro Pianeta non sia coinvolta.
L’inquinamento atmosferico, come ci capita di ripetere spesso, deriva prettamente dalle emissioni generate dell’industria e dai produttori di interessi di livello internazionale. Suona come un’assurdità, ma proprio il settore che dovrebbe essere il più “controllato” è quello che genera i danni maggiori. Questo però non ha l’esclusiva: in larga parte infatti la combustione di carburante delle auto private provoca danni al nostro Pianeta.
Un problema condiviso
Detto che la tecnologia oggi ci permette di eliminare la produzione di scarichi tossici, c’è da osservare come ancora la transizione sia nella sua fase iniziale. Un veicolo ibrido o addirittura completamente elettrico ha un costo abbastanza elevato: talvolta nemmeno gli incentivi statali possono rendere questi prodotti adatti alla totalità dei cittadini.
La massa continua dunque a “preferire” l’acquisto di automobili alimentate a benzina o a diesel. Sorge dunque una domanda importante: quale di queste due alternative è la migliore per la salute del Pianeta e per quella dell’uomo stesso?
L’interrogativo, come previsto, è su cosa sia “meno peggio“. Statisticamente possiamo affermare che il motore a benzina abbia meno difetti, sebbene le sue emissioni siano comunque non trascurabili. Il diesel infatti storicamente hanno generato maggiori problemi rispetto alla qualità dell’aria, nonostante la benzina generi in media un quantitativo maggiore di gas serra.
È importante dunque ribadire una volta di più il concetto: dovremmo ridurre l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati solo per gli spostamenti strettamente necessari. Se poi abbiamo la potenzialità economica per acquistare un’auto eco-friendly è il caso di fare un favore all’ambiente in primis e poi a noi stessi.