ALASKA A RISCHIO TSUNAMI: CONSEGUENZA DELLO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI
L’anno che stiamo vivendo, sui libri di storia, sarà ricordato come quello in cui la Natura si è scatenata contro l’uomo. Dopo secoli di “calma apparente” infatti, durante questo periodo stiamo assistendo ad un quantitativo di catastrofi sopra la media.
Prima fra tutte indubbiamente annoveriamo la pandemia di Coronavirus in atto, in grado, ad oggi, di creare una paura nella popolazione senza alcun precedente. Come se non bastasse però, questo è anche l’anno delle fiamme che hanno distrutto una grande fetta del territorio australiano, devastando la flora e la fauna e facendo riscontrare numeri spaventosi. E se non fosse finita qui? Negli Stati Uniti sembra che effettivamente si stia correndo un forte rischio…
Una montagna di acqua
Noi stessi ne abbiamo sentite e scritte molte, ma ciò che alcuni scienziati stanno paventando in questi giorni è del tutto nuovo. Sembra infatti che i cambiamenti climatici oltre a velocizzare il processo di scioglimento dei ghiacci, siano in grado di provocare degli tsunami.
Questo termine giapponese, ormai entrato a far parte del linguaggio internazionale, rappresenta ciò che in Italia chiamiamo “onda anomala“, in grado di travolgere tutto ciò che le si presenta di fronte grazie alla forza dell’acqua. Purtroppo nel recente passato abbiamo conosciuto anche questo fenomeno, che nella maggior parte dei casi si verifica a seguito di un maremoto.
In questo caso, alcuni esperti sostengono che lo stato americano dell’Alaska sia a fortissimo rischio tsunami. Questo perché le pendici montane su cui sorge il Permafrost in rapida scomparsa, stanno franando nel mare. Ciò, probabilmente, scaturirà delle onde altissime, provocando conseguenze catastrofiche. La zona dello stretto di Prince William sembra essere molto interessata a questo fenomeno: non ci resta che incrociare le dita.