LEGAMBIENTE: IL BILANCIO DELL’INIZIATIVA “PULIAMO IL MONDO 2020”
L’inquinamento, sul nostro Pianeta, esiste in molteplici forme. Pensare che questo fenomeno corrisponda esclusivamente al rilascio di polveri sottili nelle metropoli o all’immissione in atmosfera di gas serra sarebbe quantomeno riduttivo. In ogni caso, la cosa più inquinante per la Terra è sicuramente il disinteresse dell’uomo.
Vivere noncuranti delle conseguenze delle nostre azioni non può certamente portare a nulla di buono. Lasciare una bottiglietta in spiaggia è un gesto tanto superficiale, quanto disonesto. Ricordare di gettare quest’ultima all’interno della pattumiera giusta, altrettanto, non ci costa nulla ed è un gesto amorevole verso noi stessi e soprattutto verso gli altri (figli compresi). Purtroppo, a parole, tutto sembra semplice. Passando ai fatti….
Partecipazione straordinaria
A rimediare agli errori di tanti, spesso ci pensano in pochi. Fortunatamente, questi soggetti però esistono e si riuniscono in opere di volontariato organizzate tramite internet e passaparola. Proprio in questo senso, si è appena conclusa l’edizione 2020 di “Puliamo il Mondo“, organizzata da Legambiente.
Straordinari gli sforzi profusi per la riuscita di questa 28esima edizione della versione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale al mondo, organizzata fin dal 1993 e, di fatto, anche la più grande mobilitazione di cittadinanza attiva organizzata nella Penisola dopo i mesi del lockdown
Le cifre, effettivamente hanno un che di sorprendente. Parliamo di tre giorni di attività, in cui circa 300 mila persone hanno svolto attività volte alla conservazione e alla pulizia delle aree più inquinate della nostra penisola. “Per eliminare le tossine a volte basta il cestino” è stato il claim di questa edizione, che proseguirà anche nel mese di Ottobre.