IL CANE CHE CANTA NON È ESTINTO: ESEMPLARI AVVISTATI IN NUOVA GUINEA
Il mondo animale, per quanto riguarda la questione relativa ai cambiamenti climatici, è solo ed esclusivamente vittima. Noi uomini non siamo affatto i proprietari del Pianeta sul quale viviamo, ma un’esclusiva la conserviamo, a quanto pare, molto fieramente.
Parliamo di quella che è rappresentata dalla capacità di intaccare gli equilibri previsti dalla natura. Ovviamente il tutto è detto in maniera sarcastica, visto il triste ruolo che abbiamo deciso di interpretare in questa vicenda assurda. Ogni tanto però vogliamo raccontarvi qualche buona notizia: non può infatti sempre andare tutto storto. In territorio africano, qualche giorno fa, è stato fatto un avvistamento che non avveniva da almeno cinquanta anni…
Lasciatemi cantare
Secondo uno studio effettuato da alcuni ricercatori del National Human Genome Research Institute e pubblicato su Pnas, il cane cantore della Nuova Guinea non è affatto estinto. Per completezza d’informazione in realtà si pensava che questo fosse scomparso esclusivamente tra le specie selvatiche, visti i circa 300 esemplari ancora vivi in cattività.
Sembra infatti che ad un’altitudine vicina ai 4000 metri, nella zona della miniera d’oro di Grasberg in Nuova Guinea, ci sia un folto branco appartenente a questa razza. Dopo un’attenta analisi si è scoperto che si tratta di Highland Wild Dog, che fondamentalmente rappresenta l’anello di congiunzione tra i cani addomesticati e i primi canidi.
La caratteristica che li rende praticamente identici alla specie che si credeva estinta però è proprio quella peculiare: i vocalizzi. Questi infatti, grazie ad un ululato molto particolare, riescono a raggiungere delle estensioni tanto belle quanto rare per un animale a quattro zampe. Non si tratta dunque esattamente del cane cantore, ma di qualcosa di molto vicino.