ECCO I SUB CHE SI DEDICANO ALL’AMBIENTE: IL PROGETTO EUROPEO PER UN MONDO MIGLIORE
Le condizioni del nostro pianeta sono ormai incerte e la colpa è proprio di tutte le azioni sconsiderate dell’uomo. In questi ultimi anni si sta infatti cercando di fare un passo indietro e limitare i danni, anche se la situazione è ormai critica e pericolosa.
Il genere umano ha da sempre trasformato il paesaggio a proprio piacimento, andando tuttavia a mutare la componente biotica del sistema Terra. Il nostro bellissimo Pianeta è infatti considerabile come un sistema integrato e complesso: se qualcosa di esso viene danneggiato ne risentirà inevitabilmente tutto il resto.
Il pesce è triste assai
Aprendo questo discorso risulterebbe impossibile non dire neanche due parole sugli oceani. Non serve andare chissà quanto lontani per poter “ammirare” bottiglie di plastica e oggetti di ogni tipo sulle spiagge e sul fondale stesso del mare. Per fortuna qualcuno ha deciso di prendersi cura – forse un po’ tardi – delle acque italiane e dei suoi abitanti.
È impossibile condurre una vita spensierata una volta in cui ci si è resi conto di aver danneggiato senza condizione di causa la propria casa. Nonostante l’uomo viva sulla Terra e non abbia le branchie non può di certo ignorare ciò che avviene – per sua colpa – in fondo al mare.
Poco tempo fa una grande squadra di sommozzatori ha deciso di prendere in mano la situazione e di pulire i fondali dei mari italiani. Questo gesto forte non solo ha in parte aiutato i nostri mari a rimettersi in salute, ma ha anche dato dimostrazione di una voglia intrinseca di cambiare rotta. Questo progetto, denominato Clean Sea Life, ha visto infatti agire e mettersi in gioco centinaia di persone insieme al Corpo della Capitaneria di Porto.
Gli oggetti raccolti dalla squadra sono stati smaltiti con l’aiuto degli enti locali.
Ovviamente si tratta solo di piccoli passi, ma in questa situazione precaria e difficile tutto può essere considerato essenziale.