Salute e benessere

COVID-19, SUPERATI I TRE MILIONI DI TAMPONI IN ITALIA: QUALCHE STATISTICA INTERESSANTE

Finalmente la data tanto attesa è arrivata: da oggi non sarà più necessario giustificare uno spostamento alle autorità in caso di controllo. Torneremo al solito “patente e libretto”, che vivremo quasi come una liberazione. La realtà è che ora inizia la parte in qualche maniera più difficile. Se prima i numeri ci hanno convinti a fare un sacrificio maggiore del normale, in questo caso la responsabilità è completamente e letteralmente nelle “nostre mani”.

Considerare chiuso definitivamente questo periodo è impossibile: nel caso abbiate la memoria corta ci saranno guanti e mascherine indossati dalla gran parte della popolazione a ricordarvelo. Archiviata la fase critica a livello puramente numerico, lo spettro di un ritorno della pandemia di Coronavirus durante l’autunno sembra essere più di una semplice ipotesi.

Ancora in alto

A livello temporale, il nostro paese è stato sicuramente tra i primi ad essere travolti da questo triste evento. Parliamo di una malattia che ha ucciso più di 300 mila persone su 5 continenti. Oltre due mesi fa, la maggior parte della popolazione italiana preoccuparsi relativamente rispetto ad un rischio lontano migliaia di chilometri.

Con il passare dei giorni e osservando dei numeri oggettivamente spaventosi, praticamente tutti ci siamo convinti che si trattasse di qualcosa di serio. Nella giornata di domenica sono stati effettuati più di 60 mila tamponi, che hanno portato il computo totale ad oltre 3 milioni. Un dato significativo, considerati gli oltre sessanta milioni di cittadini che la nostra terra ospita. Rispetto a questa variabile, parametrata alla popolazione, siamo secondi solo alla Spagna (49691 tamponi ogni milione noi, 64977 gli iberici).

L’età media della popolazione durante questa pandemia sembra essere stata un fattore fondamentale. Tra gli stati col maggior numero di vittime (solo USA e Gran Bretagna hanno perso più cittadini di noi), siamo quello con il tasso di mortalità più alto. Non una casualità vista l’età media che in Italia si aggira attorno ai 44 anni (negli USA circa 38, in Gran Bretagna circa 40).

Nella speranza di un periodo costellato di sole buone notizie, da oggi finalmente siamo autorizzati a rivedere i nostri amici. Per una volta, speriamo che “buon senso” ed “italiani” possano coesistere nella medesima frase.

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