Vincenzo Pepe: “La tutela ambientale non è solo una questione di sinistra”

Il 6 marzo 2025, nella sala stampa della Camera dei Deputati a Roma, il professor Vincenzo Pepe ha illustrato il nuovo Dipartimento Ambiente della Lega, di cui è stato recentemente nominato responsabile. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui l’onorevole Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il senatore Armando Siri, coordinatore del DipartimentoLega per Salvini Premier, e altri membri della commissione ambiente.

Pepe, noto giurista e filosofo salernitano, ha fondato nel 2007 l’associazione ecologista FareAmbiente, definita come l’unica realtà ambientalista di destra in Italia. Durante la presentazione, ha affermato con fermezza che l’ambientalismo non è un affare esclusivo di destra o sinistra, ma un tema trasversale che richiede un approccio maturo e razionale. FareAmbiente si distingue per la sua posizione pragmatica, contraria al negazionismo delle associazioni ambientaliste di sinistra.

La differenza tra FareAmbiente e le associazioni di sinistra

Pepe ha spiegato che, mentre le associazioni di sinistra si sono opposte al nucleare senza proporre alternative valide, FareAmbiente sostiene la necessità di questa fonte energetica per il futuro del Paese. Ha sottolineato che il contributo dell’energia eolica è attualmente irrisorio rispetto alle necessità energetiche italiane. Secondo Pepe, il nucleare è essenziale per affrontare le sfide scientifiche e ambientali.

Rischio e sviluppo sostenibile

Il professor Pepe ha affrontato anche il tema del rischio, affermando che il concetto di rischio zero è irrealizzabile. Ogni decisione politica deve considerare quale sia il rischio minore per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ha ringraziato il vicepremier Matteo Salvini per il suo sostegno alle istanze di FareAmbiente, evidenziando l’importanza di un approccio consapevole e informato alle questioni ambientali.

Il ponte sullo stretto di Messina

In merito alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, Pepe ha espresso un chiaro favore, portando dati scientifici che dimostrano come questa infrastruttura possa risultare più sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto al traffico marittimo attuale. Ha proposto che la realizzazione del ponte debba essere accompagnata da iniziative di riqualificazione ambientale, con l’obiettivo di ripopolare la fauna ittica dell’area.

L’eretico dell’ambientalismo

Definito “eretico dell’ambientalismo“, Pepe ha accolto con orgoglio questa etichetta. Ha citato Giordano Bruno, il filosofo bruciato nel 1600, come un precursore dell’ambientalismo, sottolineando l’importanza della natura e dell’ambiente nella sua filosofia. Pepe ha ribadito che la sua lotta per la preservazione dell’ambiente è sia una battaglia civica che una missione spirituale, mirata a garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Cristina Vanghi:
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