Il Politecnico di Torino si trova al centro di una trasformazione significativa, rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro e alle sfide tecnologiche contemporanee. In un contesto in cui la richiesta di ingegneri è in costante aumento, il Rettore di PoliTo, Stefano Corgnati, sottolinea l’importanza di aggiornare i programmi di studio per preparare gli studenti alle nuove realtà professionali. “Il mio mandato è iniziato l’anno scorso e da allora abbiamo individuato due interessi strategici: l’internazionalizzazione e le transizioni“, afferma Corgnati. La transizione green, in particolare, è diventata un tema centrale in tutti i corsi di laurea, dall’ingegneria matematica all’architettura, con l’inserimento di crediti formativi dedicati a energia, ambiente e cambiamento climatico.
Le professioni del futuro in ingegneria
Interrogato sulle professioni emergenti nel settore ingegneristico, Corgnati evidenzia la crescente necessità di esperti in materiali sostenibili, derivati dal recupero e dal riciclo. “Questa è una professione fondamentale”, afferma, aggiungendo che un’altra figura molto richiesta è quella dell’impiantista, capace di progettare impianti per l’economia circolare. Le tecnologie legate alle energie rinnovabili, come l’energia dal mare e l’eolico, sono in forte espansione, così come l’innovazione nell’ambito dell’energia spaziale. Corgnati sottolinea l’importanza di valutare gli impatti ambientali di queste nuove installazioni, per garantire uno sviluppo sostenibile.
Formazione per il settore automotive
Un giovane aspirante ingegnere automobilistico si trova di fronte a una scelta cruciale: iscriversi a un corso di ingegneria meccanica tradizionale o specializzarsi in motori elettrici? Corgnati ritiene che l’auto elettrica continuerà a progredire, ma sottolinea che la transizione richiederà tempo, poiché l’infrastruttura elettrica dovrà essere adeguata. “In futuro avremo bisogno sia di ingegneri meccanici che di esperti nella mobilità elettrica, oltre a professionisti con competenze in elettronica, sempre più rilevante nei veicoli del domani”, afferma.
Competenze nel settore nucleare
Con il rinnovato interesse per il nucleare civile in Italia, Corgnati si mostra fiducioso riguardo alla formazione di ingegneri nucleari. “Abbiamo continuato a formare professionisti per la progettazione e gestione degli impianti, molti dei quali hanno trovato opportunità all’estero”, spiega. Il Politecnico collabora con Eni per un master specifico e con Newcleo per lo sviluppo di piccoli reattori, preparando così gli studenti a un mercato europeo in evoluzione.
La necessità di figure intermedie nel settore green
Oltre agli ingegneri, emerge la necessità di figure intermedie, come elettricisti e impiantisti, capaci di installare e gestire le nuove tecnologie. Corgnati sottolinea l’importanza di recuperare la formazione professionalizzante, in collaborazione con gli Istituti tecnologici superiori, per formare tecnici competenti nel settore. “Le nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza artificiale, richiedono professionisti in grado di utilizzarle efficacemente”, afferma.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella transizione energetica
La professoressa Barbara Caputo del Politecnico si occupa di Intelligenza artificiale e il Rettore la considera fondamentale per il settore energetico. “L’AI può ottimizzare gli impianti e prevedere scenari energetici futuri”, spiega Corgnati, evidenziando come questa tecnologia possa migliorare anche il settore edilizio, rendendo i processi più efficienti. Tuttavia, è essenziale formare professionisti in grado di sfruttare appieno le potenzialità dell’AI.
Importanza della stabilità politica per il futuro
Infine, Corgnati sottolinea la necessità di politiche chiare e durature per sostenere la transizione energetica. “Investimenti infrastrutturali richiedono una visione stabile, che attualmente manca sia in Europa che in Italia“, afferma. Per garantire un futuro prospero, è fondamentale avere ingegneri qualificati e politici con solide competenze tecnologiche.