
Il tumore del pancreas ha colpito l’attrice Eleonora Giorgi, deceduta oggi, 15 marzo 2025. Questa neoplasia, che in Italia registra circa 14.000 nuovi casi all’anno, non distingue tra maschi e femmine e rappresenta una delle forme tumorali più complesse da affrontare. Solo il 7% dei pazienti riceve una diagnosi nelle fasi iniziali della malattia, poiché i sintomi si manifestano generalmente quando il tumore è già in fase avanzata. Tuttavia, la ricerca sta progredendo e sono in fase di studio vaccini terapeutici per affrontare questa malattia.
Le sfide dell’oncologia e le parole degli esperti
Franco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ha sottolineato che il tumore del pancreas rappresenta una delle più grandi sfide per l’oncologia. È evidente che ci sia ancora molto lavoro da fare sia nella ricerca che nell’ottimizzazione delle strategie terapeutiche. È fondamentale promuovere una collaborazione multiprofessionale per affrontare questa malattia con maggiore efficacia. Il pancreas, un organo a forma di pera situato tra lo stomaco e la colonna vertebrale, svolge funzioni cruciali per la digestione e la regolazione degli zuccheri nel sangue attraverso la produzione di enzimi e ormoni come l’insulina. L’insorgenza di un tumore in questo organo avviene a causa della crescita anormale di cellule pancreatiche.
Tipologie e fattori di rischio del tumore del pancreas
Questo tipo di tumore è raro sotto i 40 anni, ma circa il 50% dei nuovi casi viene diagnosticato in persone con più di 75 anni. Esistono diverse varianti di tumori pancreatici, che si differenziano in base al tipo di cellule coinvolte. L’adenocarcinoma duttale, che rappresenta il 95% dei casi, origina nei dotti che trasportano gli enzimi digestivi. Le forme più rare, che costituiscono il restante 5%, includono tumori endocrini e cistici. Le cause esatte della malattia non sono del tutto chiare, ma si ritiene che derivino da alterazioni genetiche che portano alla crescita incontrollata delle cellule. Tra i principali fattori di rischio figurano il fumo, il diabete, la pancreatite cronica e alcune malattie ereditarie. La gravità del tumore dipende dalla sua dimensione e dalla diffusione agli organi vicini o ai linfonodi. L’adenocarcinoma duttale è noto per la sua aggressività e difficoltà di trattamento, mentre alcuni tumori neuroendocrini tendono ad avere un’evoluzione più favorevole in termini di sopravvivenza.
Progresso nella ricerca e nuove terapie
Recentemente, sono emerse notizie significative riguardo a un vaccino in fase iniziale di studio contro le recidive del cancro del pancreas. I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center hanno testato un vaccino a “RNA neoantigenici” in un trial di fase I. Questo vaccino ha dimostrato di stimolare la produzione di linfociti T CD8+ funzionali e duraturi, specifici per il tumore, nei pazienti affetti da adenocarcinoma duttale del pancreas. L’obiettivo è ritardare la recidiva della malattia dopo intervento chirurgico. Inoltre, nel 2024, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato un nuovo farmaco per la seconda linea di trattamento del tumore del pancreas. Questo farmaco, a base di irinotecano liposomiale pegilato (Nal-iri), è ora disponibile anche in Italia per i pazienti in fase avanzata della malattia.
La comunità scientifica continua a lavorare per migliorare le opzioni terapeutiche e la qualità della vita dei pazienti colpiti da questa malattia.