Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha affrontato la questione della gestione dei rifiuti nell’isola, evidenziando una emergenza che persiste da decenni e che si è ormai radicata nel tessuto sociale ed economico della Sicilia. In un intervento pubblicato sul Giornale di Sicilia, Schifani ha sottolineato come la sua amministrazione abbia identificato la gestione dei rifiuti come uno degli obiettivi principali fin dalla campagna elettorale. La situazione attuale, secondo il Presidente, è caratterizzata da un sistema basato su discariche al collasso, una pianificazione inadeguata e una raccolta differenziata ancora insufficiente. Un elemento cruciale, il Piano Rifiuti, è stato finalmente adottato nel novembre 2024, dopo un intenso lavoro di collaborazione tra vari enti istituzionali.
Le sfide della gestione dei rifiuti in Sicilia
Renato Schifani ha evidenziato le difficoltà incontrate nel percorso di riforma, sia dal punto di vista normativo che politico. Ha espresso preoccupazione per la solitudine avvertita nel difendere un’idea di sviluppo condivisa, ma ostacolata da resistenze incomprensibili. La mancanza di un consenso generale ha portato a un clima di silenzio e imbarazzo, che ha rallentato l’implementazione delle necessarie riforme.
Il tema dei termovalorizzatori è stato al centro del dibattito pubblico in Sicilia per oltre vent’anni, senza mai trovare una soluzione concreta. Mentre altre regioni italiane e nazioni europee hanno investito in impianti moderni per trasformare i rifiuti in energia, la Sicilia ha accumulato ritardi, aggravando la situazione. Le conseguenze sono evidenti: città invase dai rifiuti, discariche sature e costi di smaltimento in aumento, che gravano sulle spalle dei cittadini siciliani, con una spesa annuale di oltre cento milioni di euro per l’invio dei rifiuti all’estero.
La necessità di un cambiamento
Schifani ha espresso preoccupazione per la rassegnazione che si è diffusa tra i cittadini siciliani, molti dei quali non credono più nella possibilità di un cambiamento dopo anni di promesse non mantenute. Tuttavia, il Presidente ha ribadito che questa volta la situazione è diversa. Il governo regionale ha preso una decisione chiara e irreversibile: realizzare impianti per una gestione dei rifiuti moderna ed efficiente. Per garantire il progresso di questo obiettivo, Schifani ha dedicato due pomeriggi al mese al monitoraggio del progetto, affrontando anche i numerosi ricorsi legali presentati contro il piano.
I vantaggi dei termovalorizzatori
Il Presidente ha sollevato interrogativi sulla resistenza alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione. Secondo Schifani, l’esperienza europea dimostra che tali impianti rappresentano una soluzione efficiente e sicura per chiudere il ciclo dei rifiuti, trasformando ciò che non può essere riciclato in energia pulita. Nonostante ciò, in Sicilia si è continuato a procrastinare, mentre le discariche si riempiono e le bollette per lo smaltimento aumentano. Schifani ha affermato che i moderni termovalorizzatori sono progettati per garantire emissioni praticamente nulle, rispettando i severi standard europei, e ha rilevato come in molte città del Nord Italia e in Europa questi impianti convivano con i centri abitati senza impatti negativi sulla qualità dell’aria.
Interessi economici e criminalità
Infine, Schifani ha sollevato la questione degli interessi economici legati al sistema attuale di gestione dei rifiuti, suggerendo che potrebbero esserci motivi legittimi per opporsi alla realizzazione di nuovi impianti. Ha rivelato che il sistema esistente ha spesso alimentato interessi poco trasparenti, a volte persino legati alla criminalità organizzata. Questi temi sono stati oggetto della sua audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie, dove ha espresso la necessità di affrontare le problematiche strutturali della gestione dei rifiuti in Sicilia.