Pubblicato il decreto sull’ecosistema dei dati sanitari: referti e ricette digitali

Il 15 gennaio 2025, è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal Ministro della Salute, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica. Questo decreto istituisce l’Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS), un’iniziativa che si propone di centralizzare, proteggere e migliorare la gestione dei dati sanitari in Italia.

Obiettivi dell’ecosistema dei dati sanitari

L’Ecosistema dei Dati Sanitari ha come obiettivo primario quello di rendere la gestione dei dati sanitari più efficiente e sicura. La piattaforma sarà alimentata con informazioni provenienti dal Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e sarà operativa entro il 2026, in linea con le scadenze previste dalla Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che questa iniziativa rappresenta un traguardo importante per l’Italia, posizionandola tra i sistemi più avanzati in grado di affrontare le sfide imposte dal nuovo regolamento europeo sui dati sanitari.

Impatto sulla sanità italiana

La realizzazione dell’EDS comporterà una vera e propria rivoluzione per il Servizio Sanitario Nazionale. La nuova piattaforma non solo migliorerà l’efficienza del sistema, ma offrirà anche nuovi servizi sia ai cittadini che agli operatori sanitari. Un aspetto fondamentale di questo progetto è la massima attenzione alla protezione e alla sicurezza dei dati, che saranno rigorosamente tutelati. La fase di implementazione dell’EDS segna l’inizio di un cambiamento significativo nella raccolta e analisi dei dati sanitari, con applicazioni che spaziano dalla prevenzione alla diagnosi, dalla cura alla riabilitazione, nonché alla profilassi internazionale.

Servizi evoluti per cittadini e operatori sanitari

L’Ecosistema dei Dati Sanitari avrà un impatto diretto sui servizi offerti a pazienti e istituzioni sanitarie. Attraverso un sistema di raccolta e analisi dei dati più integrato, si prevede una maggiore uniformità nelle prestazioni e una universalità dell’offerta assistenziale. Gli operatori sanitari potranno beneficiare di strumenti più avanzati per la gestione delle informazioni, mentre i pazienti avranno accesso a un’assistenza più personalizzata e tempestiva. Questo progetto rappresenta una svolta fondamentale per il futuro della sanità in Italia, con l’intento di garantire un servizio all’altezza delle aspettative e delle necessità della popolazione.

Cristina Vanghi:
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