Un’operazione della Polizia Provinciale ha portato al sequestro di circa 23.700 metri quadrati di terreno agricolo contaminato da rifiuti di vario tipo. L’azione, condotta nel mese di marzo del 2025, è stata realizzata per tutelare l’ambiente e il paesaggio nelle aree rurali del Salento. Le indagini, svolte da agenti in uniforme, hanno messo in luce un problema crescente di degrado ambientale.
Operazioni nei comuni di Corigliano d’otranto e Poggiardo
Le operazioni hanno avuto luogo in due località distinte: Corigliano d’Otranto e Poggiardo. Grazie all’utilizzo di droni, il personale della Provincia di Lecce ha potuto identificare diverse aree in stato di abbandono, caratterizzate da un accumulo massiccio di rifiuti esposti agli agenti atmosferici. In particolare, nel comune di Corigliano d’Otranto, un lotto recintato ha rivelato un vasto assortimento di rifiuti, tra cui pedane in legno, cassette in plastica e legno, pneumatici fuori uso e rifiuti RAEE. La situazione si è rivelata allarmante, con alcuni capannoni in vetroresina invasi da detriti e rifiuti vari.
Scoperte a Poggiardo e denunce all’autorità giudiziaria
Nelle campagne di Poggiardo, è stata riscontrata una situazione analoga. Anche qui, un’area recintata conteneva rifiuti simili, con l’aggiunta di lastre in eternit e veicoli a motore abbandonati. Le indagini hanno portato a denunciare i proprietari degli immobili coinvolti all’Autorità Giudiziaria, evidenziando un problema sistematico di abbandono di rifiuti che richiede interventi urgenti e coordinati.
Il protocollo di intesa e i controlli intensificati
Queste operazioni rientrano nel “Protocollo di Intesa” firmato a gennaio 2025, che mira a rafforzare i servizi contro l’abbandono di rifiuti nella provincia di Lecce. Il protocollo è stato siglato tra vari enti, tra cui la Prefettura di Lecce, la Regione Puglia e la Procura della Repubblica. Parallelamente, sono stati intensificati i controlli sulla gestione dei rifiuti derivanti da cantieri edili e attività di sgombero. Queste azioni hanno portato al sequestro di un’officina meccanica abusiva e al deferimento di diversi soggetti per violazioni delle normative ambientali, con sanzioni che superano i 20.000 euro.
La sensibilizzazione della popolazione
Il Comandante Alessandro Guerrieri ha sottolineato che l’obiettivo dei controlli non è solo quello di reprimere comportamenti illeciti, ma anche di sensibilizzare la popolazione riguardo a questi fenomeni. È fondamentale che i cittadini segnalino situazioni di abbandono di rifiuti, che rappresentano un pericolo per la salute pubblica e l’ambiente, in quanto possono provocare inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria. L’attenzione deve essere alta, soprattutto considerando i rischi di incendi legati a rifiuti facilmente infiammabili.