
La Guardia Costiera di Monfalcone, situata in provincia di Gorizia, ha recentemente effettuato un’ispezione approfondita in un ristorante dell’area isontina, scoprendo gravi irregolarità nella gestione e nella conservazione dei prodotti alimentari. L’operazione si è svolta il 15 marzo 2025 e ha visto la collaborazione del personale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, evidenziando la serietà della situazione.
Controllo e tracciabilità del prodotto ittico
Durante il controllo, gli ispettori hanno riscontrato diverse criticità, in particolare riguardo alla tracciabilità del prodotto ittico. È emerso un mancato rispetto delle normative igienico-sanitarie stabilite dai protocolli Haccp, fondamentali per garantire la sicurezza alimentare. La tracciabilità è un requisito essenziale per assicurare la provenienza dei prodotti e la loro idoneità al consumo.
Sequestro di prodotti ittici
Al termine dell’ispezione, è stato disposto un sequestro amministrativo di circa 40 kg di prodotti ittici, comprendenti mazzancolle, calamari e salmone, tutti privi della documentazione necessaria a dimostrare la loro tracciabilità. Questo aspetto ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare offerta ai clienti del ristorante.
Confisca di altri alimenti
In aggiunta, sono stati confiscati circa 50 kg di altri alimenti, tra cui capesante, insaccati misti e vario tipo di carne, per la violazione delle norme relative alla corretta conservazione e gestione degli stessi. Queste irregolarità mettono in luce un problema significativo nella catena di distribuzione e nella cura dei prodotti alimentari.
Sanzioni e prescrizioni igienico-sanitarie
Il titolare dell’esercizio ha ricevuto due sanzioni amministrative, per un totale di 3.500 euro, a causa delle violazioni riscontrate. Il personale sanitario ha anche imposto una serie di prescrizioni igienico-sanitarie, che dovranno essere rispettate entro la fine del mese di marzo 2025. Il mancato adempimento di queste indicazioni potrebbe portare a ulteriori provvedimenti sanzionatori o restrittivi, sottolineando l’importanza di garantire standard elevati nella gestione della sicurezza alimentare.