
Dopo l’approvazione della legge sull’oblio, un altro importante traguardo è stato raggiunto per i pazienti oncologici in Italia. Il 15 marzo 2025, la Camera dei Deputati ha dato il primo via libera a una nuova normativa, denominata ‘salva-lavoro’, che introduce permessi più estesi e una serie di tutele per oltre 4 milioni di italiani affetti da tumore. Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni di pazienti e dal presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Franco Perrone, il quale sottolinea come il numero di pazienti che, grazie alle cure, riescono a tornare al lavoro sia in costante aumento, con oltre un milione di guariti registrati nel paese.
Dettagli della nuova normativa
La proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Camera, prevede misure specifiche per garantire il diritto alla conservazione del posto di lavoro e l’accesso a permessi retribuiti per esami e trattamenti medici per i lavoratori colpiti da patologie oncologiche e croniche. È stata prevista una copertura annuale di 20 milioni di euro per sostenere queste iniziative. Tra le novità più significative, vi è la possibilità per i genitori di richiedere permessi per assistere i figli malati. Annamaria Mancuso, coordinatrice del Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, che rappresenta oltre 50 associazioni di pazienti, ha spiegato l’importanza di questo provvedimento, evidenziando che esso garantisce la conservazione del posto di lavoro durante il periodo di malattia, offrendo maggiore sicurezza e stabilità ai lavoratori.
In passato, molti lavoratori venivano licenziati dopo sei mesi di assenza, periodo durante il quale era garantita la conservazione del posto. Con la nuova normativa, i lavoratori potranno richiedere un’ulteriore assenza di 18 mesi, pur non ricevendo stipendio, ma mantenendo il diritto al proprio posto di lavoro. Questo significa che la conservazione del posto potrà arrivare fino a 24 mesi, con la possibilità di frazionare il periodo di congedo. Inoltre, la legge prevede un incremento di 10 ore di permessi retribuiti per i pazienti fragili, portando il totale annuale da 18 a 28 ore. Mancuso ha definito questo risultato come una vittoria, frutto del lavoro del Gruppo già dalla passata legislatura, volto a rispondere alle necessità di questi malati.
Impatto sulla vita dei pazienti oncologici
Franco Perrone ha commentato positivamente l’approvazione della legge, sottolineando l’importanza della tutela del posto di lavoro per i pazienti oncologici. Con circa 3,5 milioni di persone vive dopo una diagnosi di tumore e un milione di guariti, la protezione del lavoro diventa un elemento cruciale. Perrone ha dichiarato all’ANSA che è incoraggiante vedere il Parlamento votare all’unanimità per un provvedimento che estende le tutele per i malati oncologici, evidenziando che questo è già avvenuto con la legge sull’oblio oncologico.
Il presidente dell’AIOM ha messo in luce come le conseguenze sui rapporti di lavoro rappresentino una delle principali fonti di ansia e difficoltà economica per chi si ammala di cancro. La perdita del lavoro è uno dei fattori che contribuiscono alla tossicità finanziaria, un problema che colpisce oltre il 30% dei malati di tumore. Mantenere il posto di lavoro è fondamentale, poiché uno degli obiettivi delle terapie oncologiche è riportare i pazienti alla piena operatività.
Dopo l’approvazione della legge sull’oblio oncologico, che tutela il diritto delle persone guarite di non dover rivelare la propria storia clinica, questo nuovo provvedimento rappresenta un ulteriore passo avanti. Perrone ha concluso esprimendo la necessità di continuare a lottare per garantire l’equità di accesso alle cure, con tempi certi e rapidi per tutti i pazienti sul territorio nazionale.