Il contributo della microbiologia si è rivelato fondamentale per arginare la diffusione del virus SarsCov2 e continua a rivestire un ruolo cruciale nella sorveglianza delle malattie infettive e nella prevenzione di future epidemie. Questa affermazione è stata ribadita dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (Amcli Ets) in prossimità della Giornata Nazionale in Ricordo delle Vittime del Covid-19, che si celebra il 18 marzo 2025.
Diminuzione della circolazione virale
Durante le prime due settimane di marzo 2025, l’Amcli ha comunicato che i dati provenienti dal sistema italiano di sorveglianza delle sindromi simil-influenzali, RespiVirNet, hanno mostrato un calo iniziale e costante nella circolazione dei virus respiratori. Tuttavia, la percentuale di virus influenzali rimane elevata, con punte di circa il 30% di positività nei campioni analizzati. Tra i virus predominanti, il Virus Respiratorio Sinciziale e i Rhinovirus si attestano rispettivamente al 28% e al 21% nei campioni esaminati. Altri virus respiratori, come l’Adenovirus e i Coronavirus, continuano a circolare con percentuali di positività molto più basse, comprese tra l’1% e il 10%, incluso il virus SarsCov2.
Impegno dell’Amcli
Pierangelo Clerici, presidente dell’Amcli, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dell’Associazione nella promozione delle attività dei laboratori. In occasione della giornata dedicata alle vittime del Covid-19, ha ricordato come i microbiologi, insieme ad altre discipline, siano stati tra i primi a reagire e a predisporre interventi diagnostici per identificare il virus. Da un iniziale numero esiguo di tamponi analizzati nei laboratori, si è passati a gestire fino a 8-10.000 tamponi al giorno per singolo laboratorio, un dato che testimonia l’evoluzione e l’adattamento della microbiologia clinica in un contesto di emergenza sanitaria.