
Il tribunale di Norimberga, in Germania, ha emesso una sentenza significativa riguardante la pubblicità di Adidas. L’azienda, accusata di utilizzare slogan relativi alla neutralità climatica, non ha fornito informazioni sufficienti su come intendesse raggiungere questo obiettivo. In particolare, secondo quanto riportato nel comunicato del tribunale, non è stato chiarito se la neutralità climatica sarebbe stata ottenuta esclusivamente attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 o anche tramite l’acquisto di certificati di compensazione della CO2. Questa causa è stata intrapresa dalla Deutsche Umwelthilfe (Duh), la stessa organizzazione che ha recentemente avviato un’azione legale contro Lufthansa.
La decisione del tribunale
Il tribunale ha giudicato fuorviante la comunicazione di Adidas riguardo alla neutralità climatica, ordinando all’azienda di astenersi dal rilasciare affermazioni in tal senso fino a quando non sarà in grado di fornire informazioni più chiare e dettagliate. La giurisprudenza tedesca stabilisce requisiti rigorosi per la pubblicità, specialmente quando si tratta di questioni ambientali. È fondamentale che le dichiarazioni pubblicitarie siano accurate, univoche e chiare, per evitare confusione tra i consumatori.
Le dichiarazioni di Juergen Resch
Juergen Resch, direttore della Deutsche Umwelthilfe, ha commentato la sentenza affermando che Adidas ha ingannato i propri clienti promettendo una neutralità climatica che non è stata adeguatamente spiegata. Resch ha messo in evidenza l’importanza di verificare se e in che misura l’azienda stia effettivamente allineando i propri prodotti e le proprie attività a pratiche più sostenibili per il clima. Adidas, dal canto suo, ha dichiarato di aver già modificato le proprie pratiche pubblicitarie nel 2024 e di essere impegnata nella riduzione delle emissioni.
Richiesta di maggiore trasparenza
Il direttore della Duh ha inoltre evidenziato che la crisi climatica è attualmente in corso e che molte aziende continuano a fare promesse vaghe e poco credibili riguardo al futuro. Resch ha sottolineato la necessità di stabilire requisiti legali chiari, che includano obblighi di trasparenza, la divulgazione di piani di attuazione e l’istituzione di organismi di revisione indipendenti per monitorare il rispetto degli obiettivi intermedi. Queste misure sono considerate essenziali per garantire che le aziende non solo facciano dichiarazioni ambiziose, ma che le attuino concretamente.