
In Italia, nel 2025, la situazione relativa all’eccesso ponderale tra gli adulti è preoccupante. Quattro adulti su dieci presentano problemi di peso, con tre di essi in sovrappeso e uno obeso. I dati, forniti dal sistema di sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) per il biennio 2022-2023, mostrano che la prevalenza di obesità e sovrappeso è più alta nelle Regioni meridionali. Tuttavia, rispetto a quindici anni fa, il divario tra Nord e Sud del Paese si è lievemente ridotto. Queste informazioni sono state diffuse alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Obesità, che si celebra il 4 marzo di ogni anno.
Il problema dell’obesità infantile
Non solo gli adulti, ma anche i bambini sono colpiti da questo fenomeno. Secondo gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù, circa un bambino su tre è in sovrappeso o obeso, con il rischio di sviluppare complicanze come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e ipertensione. Per affrontare efficacemente il problema, è fondamentale un approccio personalizzato che includa educazione alimentare, attività fisica e, nei casi più gravi, trattamenti farmacologici o chirurgici. La presidente della Società Italiana di Psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso, ha evidenziato che la ‘fame emotiva’ può essere un campanello d’allarme. Questo fenomeno, che si verifica quando si mangia in risposta a emozioni, interessa oltre il 60% dei bambini tra i 5 e i 13 anni. Se non viene gestito precocemente, può portare a conseguenze a lungo termine, come l’aumento di peso e malattie metaboliche.
Il contesto globale dell’obesità infantile
L’obesità infantile non è solo un problema italiano, ma una vera e propria emergenza mondiale. Secondo il rapporto ‘Il peso è giusto?’ dell’Unicef, con il supporto dell’Iss, nel 2022 più di 427 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni erano in sovrappeso, di cui 37 milioni sotto i 5 anni. In Europa meridionale, si stima che 500.000 bambini siano in sovrappeso, con l’Italia che occupa il quarto posto in Europa per tassi di sovrappeso e obesità tra i minori di 19 anni, con il 36% delle ragazze e il 43% dei ragazzi. Al primo posto si trova Cipro, seguito dalla Grecia.
Il rapporto sottolinea come il sovrappeso, un tempo considerato un problema dei Paesi ad alto reddito, stia aumentando anche nei Paesi a basso e medio reddito. In Africa, il numero di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso è aumentato di quasi il 23% dal 2000. Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia, ha dichiarato che sovrappeso e obesità rappresentano minacce crescenti per la salute dei bambini. La malnutrizione non è solo una questione di quantità di cibo, ma anche di qualità. L’accesso a cibi poco sani e a basso costo compromette la dieta nutriente necessaria per una crescita sana, soprattutto per i bambini in condizioni di povertà.
La situazione in Italia nel 2023
Nel 2023, secondo l’indagine del Sistema di sorveglianza nazionale “OKkio alla SALUTE”, il 19% dei bambini italiani era in sovrappeso, mentre il 9,8% presentava obesità, inclusi i casi di obesità grave (2,6%). Questa indagine ha coinvolto oltre 50.000 bambini e le loro famiglie, fornendo un campione rappresentativo. Tra i bambini di 8 e 9 anni, il 28,8% era in sovrappeso o obeso, con le Regioni meridionali in testa alla classifica: la Campania con il 43,2%, seguita da Molise e Calabria, entrambe al 37,8%. Al contrario, le Province Autonome di Bolzano (15,3%) e di Trento (16,5%) e la Valle d’Aosta (19,5%) mostrano tassi significativamente più bassi.
La situazione è allarmante e richiede un intervento mirato e coordinato per prevenire e affrontare l’eccesso ponderale, soprattutto tra le nuove generazioni.