
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato una consultazione pubblica sul Piano Sociale per il Clima (PSC). Secondo una nota ufficiale del dicastero, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, i cittadini hanno tempo fino al 18 marzo 2025 per partecipare a un questionario online disponibile sul sito del Gestore Servizi Energetici (GSE). L’iniziativa mira a raccogliere contributi riguardanti misure e investimenti nazionali da includere nel Piano Sociale per il Clima.
Obiettivi del piano sociale per il clima
Il PSC delinea le misure e gli investimenti necessari per la transizione energetica, con l’intento di mitigare gli effetti economici che deriveranno dal nuovo schema ETS2 sui soggetti più vulnerabili, ponendo particolare attenzione su famiglie e microimprese. Questa strategia si propone di affrontare le sfide legate alla povertà energetica e di garantire un adeguato supporto a coloro che potrebbero subire maggiormente le conseguenze delle politiche climatiche.
Struttura della consultazione pubblica
La consultazione, promossa dal Ministero dell’Ambiente, è aperta a una vasta gamma di partecipanti, tra cui cittadini, istituzioni pubbliche e private, associazioni e stakeholder. I contributi raccolti attraverso il questionario saranno esaminati e considerati nella redazione del documento finale, che dovrà essere presentato alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2025. Il questionario comprende 17 domande suddivise in vari ambiti di intervento del PSC, come la povertà energetica, il supporto a famiglie e microimprese vulnerabili, e i trasporti sostenibili.
Un percorso di partecipazione attiva
Il Ministero dell’Ambiente sottolinea che questo processo di partecipazione pubblica rappresenta un primo passo di un percorso più ampio di informazione e confronto. Questo coinvolgerà cittadini, industrie, operatori del settore, regioni e comuni e proseguirà fino a maggio 2025, includendo ulteriori strumenti di consultazione diretta. L’obiettivo è garantire che le voci di tutti gli attori coinvolti siano ascoltate e integrate nelle politiche climatiche nazionali, favorendo una transizione energetica più giusta e sostenibile per tutti.