Il legame tra cuore e cervello: rivelati i misteri della connessione

Un team di bioingegneri dell’Università di Pisa ha recentemente pubblicato uno studio innovativo su Nature Reviews Cardiology, fornendo per la prima volta una visione complessiva dei componenti essenziali dell’asse cuore-cervello. Questo asse rappresenta l’insieme delle connessioni anatomiche e funzionali tra il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso centrale. I ricercatori coinvolti, Gaetano Valenza, Zoran Matić e Vincenzo Catrambone, hanno messo in luce come queste interazioni siano fondamentali per comprendere meglio la salute umana.

Componenti dell’asse cuore-cervello

Gaetano Valenza, uno degli autori dello studio, ha sottolineato l’importanza di aver riunito le conoscenze esistenti in merito a questo tema. Secondo Valenza, l’asse cuore-cervello è composto da tre componenti principali. La prima è il tessuto neurale, che si collega a regioni specifiche del cervello e facilita l’interazione tra il sistema nervoso autonomo e il sistema nervoso centrale. Questa connessione è essenziale per comprendere come il cuore e il cervello comunichino tra loro.

La seconda componente è quella meccanica, rappresentata dalle pulsazioni delle arterie cerebrali, che sono influenzate dal battito cardiaco. Questo aspetto è stato identificato come cruciale per la trasmissione delle informazioni lungo l’asse cuore-cervello. Infine, la terza componente è quella biochimica, che include ormoni e altre biomolecole percepite sia dal cuore che dal cervello. Questa scoperta introduce un cambiamento significativo nel modo in cui viene studiata la relazione tra cuore e cervello, ponendo l’accento sulle interazioni tra queste tre componenti.

Influenza reciproca tra sistema cardiovascolare e nervoso centrale

Lo studio ha rivelato che l’influenza tra il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso centrale segue una direzione preferenziale, che dipende dallo stato psico-fisico ed emozionale dell’individuo. Valenza ha dichiarato che oggi è possibile esaminare la connessione tra cuore e cervello a livello molecolare. Questo approccio consente di osservare come i neuroni cardiaci influenzino le emozioni e il metabolismo di ciascun individuo.

Questa ricerca si colloca in un ambito pionieristico, con progressi significativi attesi nei prossimi mesi. L’obiettivo è sviluppare nuove conoscenze e tecnologie che possano migliorare la comprensione di aspetti fondamentali dell’essere umano. La scoperta di come cuore e cervello interagiscano a livello profondo rappresenta un passo importante per la medicina e la bioingegneria, aprendo la strada a futuri studi e applicazioni cliniche.

Eleonora Berlutti: