
Il 1 marzo 2025, Roma ha pianto la scomparsa di Fulco Pratesi, il fondatore del Wwf Italia, che si è spento all’età di 90 anni. La sua vita è stata segnata da un incontro che ha cambiato radicalmente il suo destino. Durante una battuta di caccia in Anatolia, nel 1963, Pratesi ha avuto un incontro ravvicinato con una mamma orsa e i suoi tre cuccioli, un’esperienza che lo ha spinto ad abbandonare il fucile e a dedicarsi alla salvaguardia della natura. A 29 anni, ha deciso di documentare il mondo naturale attraverso la fotografia e la scrittura, affermando che la natura rappresentava tutto per lui, un rifugio dalla specie più dannosa: l’uomo.
Le origini e la passione per il disegno
Nato a Roma nel 1934, Pratesi trascorse parte della sua infanzia nella campagna viterbese, dove sviluppò un forte amore per gli animali e il disegno. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tornò nella capitale, dove passava pomeriggi al Giardino Zoologico di Roma (oggi Bioparco), ritraendo animali con l’aiuto di uno zio pittore. Questa passione si tradusse in centinaia di acquerelli e disegni, che illustrarono anche i calendari del Wwf. Pratesi si dedicò a rappresentare la biodiversità del pianeta, dalle piante del Nord alle creature della barriera corallina, passando per gli alberi secolari dei boschi, simboli dell’ecosistema.
Il suo amore per la natura si intrecciò con quello per Fabrizia Pratesi de Ferrariis, la compagna di una vita, scomparsa nell’ottobre 2024. La loro storia si intrecciò con battaglie comuni per la protezione delle specie viventi, unite da un obiettivo condiviso: preservare il nostro pianeta.
I viaggi e la creazione del Wwf
Laureato in Architettura alla Sapienza di Roma nel 1960, Fulco Pratesi progettò parchi nazionali e riserve in Italia e all’estero. I suoi viaggi, iniziati a 19 anni su una nave da carico, lo portarono in luoghi naturalistici straordinari come la Patagonia, l’Amazzonia e le Galapagos. Quando seppe della nascita del World Wildlife Fund in Svizzera, contattò l’organizzazione per fondare la sezione italiana. Nonostante le difficoltà economiche e la responsabilità di una famiglia con quattro figli, nel 1966, insieme a un gruppo di amici, fondò il Wwf Italia.
Pratesi ha anche ricoperto ruoli significativi in politica, servendo come deputato nel Parlamento italiano per il gruppo dei Verdi dal 1992 al 1994 e come presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo dal 1995 al 2005. Ha contribuito in modo determinante alla creazione di leggi fondamentali per la tutela della natura, tra cui la legge 157 sulla fauna e quella sui parchi del 1991.
L’eredità di Fulco Pratesi
Il Wwf ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Pratesi, sottolineando il suo contributo inestimabile all’ambientalismo italiano. “Il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del Wwf che amava e conosceva una per una”, si legge nel comunicato. Pratesi ha dedicato la sua vita a proteggere la natura e ha ispirato generazioni a continuare la sua missione. La sua eredità vive attraverso le conquiste ottenute nel corso degli anni e la speranza di un futuro migliore per il nostro pianeta. La sua vita rappresenta un faro per tutti coloro che si battono per la salvaguardia dell’ambiente, un compito che continua a essere fondamentale.