
La stagione del Milan si sta rivelando estremamente deludente, con il rischio concreto di essere etichettata come fallimentare se non si raggiungerà l’obiettivo minimo della qualificazione in Champions League entro la fine dell’anno. In questo contesto, la fiducia nella figura di Sergio Conceicao è stata mantenuta, ma è necessaria una reazione di orgoglio da parte della squadra, altrimenti la sua posizione potrebbe diventare insostenibile. La situazione si complica ulteriormente in un ambiente che appare sempre più saturo di frustrazione.
Fiducia e reazioni
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera del 24 marzo 2025, la dirigenza ha confermato la fiducia nel tecnico portoghese nonostante la pesante sconfitta subita contro il Bologna il giovedì precedente, che ha ulteriormente compromesso le possibilità di raggiungere il quarto posto. Le dichiarazioni di Conceicao nel post partita non hanno contribuito a rasserenare gli animi, poiché hanno mostrato una mancanza di compattezza necessaria in un momento critico: “Se non servo più, prendo le valigie e vado via senza chiedere un euro in più”. Ieri, in conferenza stampa, l’allenatore ha cercato di rettificare il suo commento, definendolo uno sfogo legato alla delusione del momento. Tuttavia, ciò che è richiesto ora è una vera e propria reazione di orgoglio, che finora è mancata nella performance della squadra. Il timore è che il tempo per rimediare possa essere davvero scaduto.
La voce dei tifosi
I tifosi, in particolare la Curva Sud, hanno espresso il loro malcontento già da tempo. Ieri, hanno diramato un comunicato molto incisivo, annunciando che questa sera entreranno allo stadio solo 15 minuti dopo il fischio d’inizio della partita. Hanno avvertito che, se non ci saranno cambiamenti significativi nelle prestazioni e nell’atteggiamento della squadra, abbandoneranno definitivamente i giocatori: “Se non vedremo cambiamenti significativi nelle prestazioni e soprattutto nell’atteggiamento, arriveremo ad abbandonarvi totalmente, lasciandovi soli con la vostra vergogna”. Questo messaggio forte e chiaro è rivolto non solo alla società, ma anche all’allenatore e ai giocatori. Così, il Milan si troverà a giocare non solo contro l’avversario di turno, ma anche contro un ambiente ostile, pur essendo in casa. Si tratta di un’ultima spiaggia, che potrebbe segnare il destino della stagione rossonera.